Passi carrabili abusivi: è tempo di fare un po'... d'ordine

Cresce il numero degli irregolari mentre le casse comunali languono per questi mancati introiti

giovedì 27 settembre 2018 13.44
Al pari di altre città del circondario, anche Bisceglie è stata toccata da un virus molto diffuso, purtroppo facile a propagarsi e che necessita di pronte cure adeguate, tanto da rischiare di trasformarsi in... epidemia.

Tranquillizziamo i nostri lettori: non di patologie umane nè animali stiamo parlando ma di vil... denaro, anche se pubblico. Ci riferiamo ai passi carrabili abusivi o meglio agli accessi sulla pubblica via non autorizzati. Un nuovo fronte della legalità che dovrebbe al più presto aprirsi in città, considerata la crescita che sta assumendo. Ma procediamo con ordine.

Facciamo riferimento alle migliaia e migliaia di accessi, varchi carrabili che da abitazioni o ville private sulla pubblica via, permettono l'entrata ed uscita di autovetture ed in molti casi anche di mezzi pesanti.

Per rendersi conto di quanto questo fenomeno è diffuso, basta portare alcuni semplici esempi: via degli Artigiani ed altre arterie limitrofe, strade prese (non) a caso come paragone, situate nella parte nuova della città. Ebbene, a farsi una passeggiata su dette strade cittadine, veramente pochi di questi accessi (tanto da contarsi sulle dita della mano quelli autorizzati, con tanto di cartello stampato "Città di Bisceglie - autorizzazione n°...") campeggiano sui muri di confine, mentre la maggior parte sono irregolari, ovvero abusivi.

Ebbene, solo dal punto di vista dei mancati introiti da parte del Comune questa diffusa e irregolare pratica è un danno rilevante. Tenendo conto che una buona percentuale, si suppone lo stesso numero di quelli autorizzati (a voler essere generosi!) non paga questo tributo locale, e che possano essere nell'ordine di circa 5 mila, calcolando anche le tante ville sul litorale, per una cifra di circa 50 euro annuali di tassa comunale, si avrebbe la bella somma - in difetto - di mancati introiti comunali per circa 250 mila euro.

Orbene, quanto accade in queste strade, che oseremmo definire simbolo di Bisceglie, succede in altre zone cittadine: in alcuni casi non solo hanno provveduto a smussare il marciapiede (anche non di proprietà e solo di uso pubblico) facilitando così l'accesso e l'uscita dei mezzi, ma addirittura hanno pensato bene di apporre fuori dal locale o garage adibito a tale uso, cartelli non regolamentari con le scritte di "divieto di sosta" o di "passo carrabile", compiendo doppi illeciti, in quanto oltre ad essere evasori fiscali compiono un abuso apponendo un cartello stradale non regolamentare.
Negli ultimi tempi il fenomeno si starebbe ampliando fuori misura: il numero di abusivi che continuano impunemente ad utilizzare una concessione senza pagare la relativa tassa locale sta crescendo perché molti di coloro che pagavano tale imposta la stanno revocando, in quanto la ritengono non più congrua ma iniqua, considerata l'impunita di quanti sono e restano abusivi.

In alcuni casi queste persone, vengono a male parole con coloro che decidono di parcheggiare la propria autovettura davanti a questi passi carrabili irregolari. Dall'esercizio commerciale che apre un varco, abusivo, per farlo utilizzare ai propri clienti, ma di fatto ricoverando solo i propri mezzi o quelli dei propri dipendenti, alle abitazioni con tanto di garage con trattore e attrezzi agricoli ai garage condominiali con numerosi vetture parcheggiate, tutti prettamente abusivi, in quanto non censiti presso il locale Ufficio tributi. Ma paradossalmente spuntano davanti a tali locali e garage i cartelli "si loca" ed "affittasi", dimenticandosi che prima di poter affittare un bene a terzi questo deve essere in regola con le previste autorizzazioni.

Bisogna comunque dare atto che in più di una occasione si è parlato che era tempo di addivenire ad un censimento di tali accessi abusivi, facendo interagire l'Ufficio Tributi con la Polizia Locale. Perché allora non procedere ad una sanatoria? Con un bando invitare tutti a regolarizzare la propria posizione, pena la comminazione di sanzioni non solo per l'anno in corso ma anche per quelli precedenti. Dopo qualche mese, anche attraverso l'utilizzo di sistemi informatici come le telecamere che servono per sanzionare i trasgressori al Codice della Strada per divieti di sosta, trovare e multare gli irriducibili.

Far cessare questo fenomeno di diffusa illegalità non solo serve a far giungere alle casse comunali, una cifra considerevole che il comune potrebbe impiegare per implementare servizi pubblici prioritari, ma dare una visione di legalità ed ordine a quanti giungono nella nostra Bisceglie.