Plesso "don Tonino Bello", Sasso: «Col trasferimento gli alunni sarebbero in una scuola confortevole e antisismica»

L'assessore ha spiegato le ragioni della sua proposta: «I genitori hanno sempre lamentato molti disagi. La composizione delle classi resterebbe immutata, gli insegnanti non cambierebbero»

venerdì 28 giugno 2019 18.27
«L'ipotesi di trasferire le classi della scuola "don Tonino Bello" al rinnovato plesso "don Pasquale Uva", nel quartiere Salnitro, è stata formulata per garantire ai bambini la massima sicurezza, ambienti sani e confortevoli. Ciò anche considerando i noti disagi riguardanti l'edificio scolastico "don Tonino Bello" che il dirigente scolastico e gli stessi genitori hanno segnalato a più riprese agli uffici comunali e all'amministrazione» ha dichiarato l'assessore all'istruzione e allo sport Vittoria Sasso.

«Dalle sole missive ricevute nell'anno scolastico appena terminato, sono state segnalate al comune numerose criticità: macchie di umidità e problemi di risalita, distacchi di intonaco dai cornicioni e dalle pareti, infiltrazioni d'acqua, strutture metalliche arrugginite e spigolose del silos esterno, l'assenza di una mensa. Per questo, proponendo il trasferimento al plesso "don Pasquale Uva", fresca di riammodernamento e di importanti interventi di adeguamento antisismico, soluzione peraltro condivisa con i dirigenti scolastici del II e del IV Circolo, pensavamo di fare cosa gradita anche per le famiglie. A fronte di uno spostamento di poche centinaia di metri, infatti, i genitori avrebbero la certezza che i loro figli frequentino una scuola estremamente sicura, anche in caso di evento sismico, come quello avvenuto a maggio scorso, oltre che più moderna, salubre, funzionale, dotata di una mensa e di un auditorium» ha aggiunto.

«La composizione delle classi rimarrebbe esattamente la stessa, con gli stessi alunni, così come non cambierebbero gli insegnanti. Sarebbe quindi garantita la continuità educativo-scolastica, i rapporti di amicizia tra i piccoli studenti e i rapporti di fiducia tra alunni e insegnanti e tra genitori e docenti. Allo stesso modo non ci sarebbero problemi per le strumentazioni didattiche, che possono essere tranquillamente trasferite a Salnitro, dotato di copertura della rete internet».

«La proposta è stata inoltre concepita in previsione degli interventi previsti nella Sisus (Strategia integrata di sviluppo sostenibile) che con un finanziamento di cinque milioni di euro interesserà il quartiere di Santa Caterina, compresa la scuola "don Tonino Bello". In questi giorni incontreremo i genitori, insieme a docenti e dirigenti, per spiegare loro tutte le ragioni alla base della nostra proposta, mostrando loro, se lo vorranno, la scuola "don Pasquale Uva"» ha concluso Vittoria Sasso.