Prevenzione senologica, il grande impegno dei medici volontari del Poliambulatorio Il buon samaritano

Oltre 140 visite gratuite erogate anche nei giorni successivi all'evento di domenica 17 novembre

giovedì 28 novembre 2019
Un successo tale da rendere necessaria l'erogazione di visite anche nei giorni successivi. Sono oltre 140 le donne che hanno potuto effettuare gratuitamente la visita senologica di prevenzione contro il tumore alla mammella nell'ambito della giornata di prevenzione messa in campo da Epass Onlus domenica 17 novembre negli studi medici del Poliambulatorio Il buon Samaritano.

«Siamo davvero contenti del risultato raggiunto» ha commentato il dottor Andrea Dell'Olio, direttore sanitario del Poliambulatorio. «Un grazie sentito a tutti i volontari che hanno reso possibile l'iniziativa e ai medici Enrico Pace, Nicola Sasso, Antonio Caputi, Mauro Caputo e Michele Misuriello. Epass continuerà certamente in questa importante attività di prevenzione».

Oltre alle 140 visite senologiche, i medici volontari hanno effettuato anche 80 ecografie mammarie. Nel 30% circa delle donne visitate i medici hanno riscontrato patologie ma non si segnalano casi gravi. Un dato importante – hanno sottolineato dal Poliambulatorio – è quello legato alla mancanza di informazioni: una donna su tre, infatti, non aveva mai fatto alcun tipo di prevenzione su una patologia contro la quale è necessario non abbassare mai la guardia.

«Le adesioni raccolte durante il convegno sul tema organizzato lo scorso 8 novembre erano state tantissime» ha spiegato il presidente di Epass Onlus Luigi De Pinto. «Alcune visite, grazie alla sempre generosa disponibilità dei medici, sono state erogate nei giorni successivi al 17 novembre, proprio per garantire a tutte le donne che ne avevano fatto richiesta di partecipare allo screening» ha aggiunto.

«Epass è e resterà sempre in prima linea nella lotta dura al fenomeno della sanità negata. Il Poliambulatorio Il buon Samaritano è nato proprio per garantire il diritto alla salute a tutti coloro che per varie ragioni rinunciano alle cure o non possono sostenere il costo di una visita medica» ha concluso De Pinto.