Rimossa la barriera che impediva l'accesso delle auto alla zona Pantano-Ripalta

L'allarme dell'associazione Ripalta Area Protetta-Federazione Nazionale Pro Natura: «L'area è pericolosa»

martedì 5 dicembre 2017 13.42
A cura di Serena Ferrara
1720 kg di barriera in calcestruzzo, spostati, da un giorno all'altro, di diversi metri.
Sparisce la barriera posta all'ingresso dell'area demaniale Pantano Ripalta il 4 novembre, che impediva l'accesso non autorizzato delle automobili sulla pista ciclabile e sullo spiazzo utilizzato, per anni indebitamente, come area parcheggio. L'accesso al tratto di costa compreso tra le "Grotte di Ripalta" e zona "S. Francesco" era stato interdetto in via temporanea con l'ordinanza sindacale n. 175 del 31/08/2015.

«Non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per quello che consideriamo un primo passo necessario per fermare il degrado della Zona Pantano Ripalta» – aveva scritto all'indomani dell'apposizione della barriera, l'associazione Ripalta Area Protetta - Federazione Nazionale Pro Natura, che in più occasioni aveva segnalato al Comune, alla Polizia Municipale e al gestore igiene urbana, la violazione delle leggi dello Stato e la pericolosità di pista ciclabile e parcheggio su un'area pericolante e priva di steccati a protezione.
Nell'occasione sottolineava anche la necessità di bonificare l'area dai rifiuti, di apporre cartelli che vietino l'abbandono dei rifiuti e di sostituire il New Jersey con «barriere "a labirinto", che consentissero il passaggio alle bici ma sufficientemente strette da impedire l'ingresso sulla pista ciclabile dei motorini che, purtroppo, continuano ad imperversare lasciando tracce visibili degli pneumatici».

Nei primi giorni di dicembre la barriera è stata rimossa e il varco è nuovamente attivo, il che significa che le auto hanno ripreso a circolare a correre il pericolo di cadere in acqua al calare del sole.

L'associazione Ripalta Area Protetta - Federazione Nazionale Pro Natura ha scritto nuovamente a sindaco e Polizia Municipale, informando anche la capitaneria di porto di Barletta, che ha giurisdizione sulle aree demaniali.
Si attendono riscontri da parte dell'Ufficio Tecnico, da cui ci si aspetta entro poche ore il ripristino della barriera o la sostituzione con altri dissuasori di transito.