Rotatoria in via Giovanni Bovio, l'esempio positivo dell'impegno di un privato

L'idea di Giuseppe Di Luzio ha trovato concretezza: «Abbiamo reso sicuro, colorato e smart uno degli incroci più pericolosi della città»

giovedì 1 agosto 2019 15.15
Sono trascorsi oltre tre anni dalla presentazione del progetto alla sua concreta realizzazione ma è valsa la pena di attendere. La rotatoria di via Giovanni Bovio, sulla Bisceglie-Trani, in corrispondenza del supermercato inaugurato nelle scorse settimane, è un'opera utile, opportuna, efficace. L'ha voluta fortemente e con ostinazione, al punto da finanziarne la costruzione, Giuseppe Di Luzio, agente generale della compagnia Italiana assicurazioni. E non certo per un capriccio o per un qualche interesse personale, ma col chiaro intento di contribuire a regolare meglio il traffico su quello snodo, teatro in passato di incidenti anche gravi.

«Finalmente ci siamo riusciti: abbiamo reso sicuro e - perché no? - colorato, oltre che smart, uno degli incroci più pericolosi della città» ha spiegato Di Luzio, deciso a far qualcosa per disciplinare il tratto stradale ancor prima che su quell'area si pensasse all'apertura del grande punto vendita.

«Che bello poter guardare oggi i bambini, i ragazzi e gli adulti attraversare la statale sulle strisce pedonali per raggiungere il mare senza alcun pericolo» ha aggiunto, con soddisfazione, rimarcando la particolarità di quella che è a tutti gli effetti «un'opera pubblica interamente finanziata dai privati a costo zero per la nostra popolazione». Un esempio lodevole da seguire di senso civico, ben oltre il già apprezzabilissimo impegno dei tanti che "adottano" rotatorie già esistenti.

«Ringrazio i clienti, che da anni ripongono fiducia nella mia persona, la compagnia Italiana Assicurazioni Spa che ha creduto fin da subito in questa idea, sostenendomi, e tutti coloro che hanno collaborato: mi riferisco a Lidl Italia, all'ingegner Pietro Consiglio, all'architetto Serena Celestino, allo studio grafico Vito Consalvo, al geometra Daniele Ventura, ad Arte Antica di Giovanni Ventura e per la splendida esecuzione materiale, al mio amico di sempre Fabio Dell'Orco, valido consigliere e problem solving» ha sottolineato Giuseppe Di Luzio.

L'opera è completa degli spazi, previsti dalle normative, riservati alla pista ciclabile, ragione per cui è leggermente decentrata ma ancora più ricca e ciò la rende davvero significativa. I benefici per la sicurezza e per l'ambiente sono già tangibili. Merito della visione e della tenacia di un imprenditore biscegliese che ha voluto e saputo mettersi fattivamente a disposizione della sua comunità.