Sabato 2 febbraio l'inaugurazione ufficiale del Poliambulatorio "Il buon samaritano"

Per l'occasione Epass Onlus organizzerà una tavola rotonda sulla sanità negata

giovedì 24 gennaio 2019 13.53
Epass Onlus annuncia l'inaugurazione ufficiale del Poliambulatorio Il buon Samaritano. Appuntamento fissato per sabato 2 febbraio nella struttura di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Il Poliambulatorio, già avviato in fase sperimentale a inizio novembre, garantisce gratuitamente visite mediche specialistiche a tutti coloro che hanno difficoltà o impossibilità di accesso alle cure: nuovi poveri, redditi bassi, immigrati, senza fissa dimora, chiunque viva in una condizione di esclusione o di marginalità sociale.

Per l'occasione, Epass ha organizzato una tavola rotonda sul tema della Sanità Negata, fenomeno in crescita soprattutto nelle città del Sud e che costringe molti cittadini a rinunciare alle cure mediche. La tavola rotonda sarà organizzata come un percorso che parte dalla 'domanda' e arriva alla 'proposta' passando per la fotografia della situazione attuale. "Dalla sanità negata alla sanità affermata", il titolo scelto per la giornata che prenderà il via a partire dalle 9:30.

Interverranno don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, Pasquale Cacciatore dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, il direttore del dipartimento salute della regione Puglia Giancarlo Ruscitti e il presidente di Epass Onlus Luigi De Pinto.

Tra gli altri, saranno presenti all'inaugurazione del Poliambulatorio anche il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e l'arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie Monsignor Leonardo D'Ascenzo.

Il Poliambulatorio "Il buon Samaritano" è un progetto fortemente voluto da Epass onlus e sostenuto dalla Caritas di Bisceglie e dall'associazione "Don Pierino Arcieri, servo per amore", con l'obiettivo tanto semplice quanto complicato di permettere a tutti di curarsi. La struttura sanitaria accoglie ad oggi 6 studi medici per un totale di 21 branche specialistiche e si regge sul lavoro di oltre 100 volontari, di cui circa 40 medici.