Sale la presenza di olio straniero in Puglia, Coldiretti: «Sos qualità»

«Oltre 900mila bottiglie su scaffali di supermercati, negozi e discount»

giovedì 6 maggio 2021
«La pandemia non ferma l'invasione di olio straniero in Puglia con gli arrivi in crescita del 5% nell'ultimo anno, che hanno superato le 900mila bottiglie su scaffali di supermercati, negozi e discount con allarme sulla qualità del prodotto portato in tavola dagli consumatori» lo ha denunciato la Coldiretti, sulla base dei dati di "Frantoio Italia" dell'Ispettorato centrale repressioni frodi (Icqrf) del ministero delle politiche agricole.

«In pratica si fa pagare di più ai consumatori un prodotto che invece può valere fino alla metà del prezzo indicato, visto che ha una qualità inferiore in un momento storico in cui i consumi delle famiglie sono in crescita del 9.5%, secondo l''Osservatorio immagino sull'onda del successo della dieta mediterranea, proclamata patrimonio culturale dell'umanità dall'UNESCO» ha spiegato l'associazione.

Il presidente Savino Muraglia ha rimarcato che «il settore oleario Made in Italy con l'olio extravergine d'oliva 100% è forse quello che ha resistito meglio all'emergenza sanitaria, con un lieve calo dell'1.7% delle esportazioni di evo Puglia all'estero nei 2020, quando la domanda estera è arrivata soprattutto dagli Usa (+28) e dalla Francia (+42%)».

Diffondere la cultura dell'olio fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera. Questo l'obiettivo annunciato dalla Coldiretti, perché «le persone sono affamati di informazioni e conoscenza di questo mondo. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell'attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all'interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli» ha concluso.