Tari, è confusione totale

In arrivo cartelle con il saldo che però non tengono conto della decurtazione di quanto già eventualmente pagato

domenica 21 novembre 2021 8.00
A cura di Vito Troilo
Mai argomento tecnico connesso al dibattito politico in città aveva suscitato un simile interesse fra i biscegliesi. La vicenda, sollevata in queste ore da un numero sempre più elevato di utenti furibondi e confusi per quanto sta accadendo, è davvero particolare. In buona sostanza, diverse cartelle relative al saldo Tari 2021 in arrivo in questi giorni nelle cassette postali (o sui dispositivi elettronici) dei contribuenti di Bisceglie non terrebbero conto di quanto già versato e perciò riporterebbero come dovuta una somma che in realtà non lo sarebbe, perché comprensiva di una o più rate che i cittadini in realtà hanno già pagato.

I social sono letteralmente esplosi, con pesantissime proteste all'indirizzo soprattutto dell'amministrazione comunale e vibranti contestazioni nei confronti di coloro i quali avrebbero potuto e dovuto evitare questa situazione, oggettivamente incresciosa. Diversi esponenti politici del territorio, dal presidente del consiglio comunale Gianni Casella all'ex Sindaco Francesco Spina, hanno esortato gli utenti a presentarsi all'ufficio tributi di via Galileo Galilei, 7 per chiedere e ottenere informazioni, allo scopo di evitare il pagamento di cifre maggiorate che non sono tenuti a corrispondere al Comune. Le difficoltà maggiore è riscontrata nel raggiungere con questo tipo di informazioni soprattutto i cittadini biscegliesi più avanti con l'età e meno avvezzi all'utilizzo delle tecnologie digitali.

Resta inteso, naturalmente, che nell'eventualità in cui non sia stata mai versata alcuna delle tre rate precedenti l'importo del saldo corrisponde correttamente a quanto dovuto. La problematica emersa riguarda esclusivamente coloro i quali hanno deciso - come previsto dalle normative - di rateizzare il pagamento e anziché ritrovarsi un dato esatto sul conguaglio finale si sono visti recapitare la richiesta di somme superiori a quelle che effettivamente dovrebbero ancora versare.