Una famiglia biscegliese distrutta dalla tragedia di Petacciato

30enne sottoposta a un delicato intervento chirurgico. La Procura di Larino aprirà un'inchiesta

giovedì 20 settembre 2018 22.36
Sarebbero dovuti rientrare a Bisceglie nel primo pomeriggio, al termine di un lungo viaggio partito da Bologna. Nei giorni precedenti erano stati in Sardegna per partecipare a un matrimonio. Un tragico destino ha spezzato le esistenze di una donna di 56 anni, A. D. O. e del 36enne L. P., rimasti uccisi nell'incidente stradale sull'A14, poco dopo le 13:00, al chilometro 466 in direzione sud, fra i caselli di Vasto sud e Termoli in territorio di Petacciato.

Ricoverato in stato di shock il 59enne G. D. N., marito della donna deceduta: l'uomo, alla guida del Fiat Doblò, è stato estratto dai Vigili del fuoco e trasportato presso l'ospedale "San Timoteo" di Termoli. Molto più critico il quadro clinico della quarta persona coinvolta nel sinistro, E. D. N., di 30 anni, figlia della coppia e fidanzata del 36enne. La giovane è stata sottoposta a un intervento chirurgico molto delicato. Le salme delle due vittime sono state composte presso l'obitorio dell'ospedale termolese in cui si è svolta una prima ricognizione cadaverica.

La dinamica dell'episodio è decisamente poco chiara: il mezzo, solo coinvolto nel sinistro, si è schiantato (non a velocità elevatissima) contro la barriera metallica di protezione sulla carreggiata dopo aver sbandato verso destra. La polizia stradale di Vasto sud, intervenuta sul posto, ha effettuato tutti i rilievi del caso e avviato le indagini al fine di ricostruire l'accaduto. Le due persone morte erano entrambe a bordo sul versante destro del veicolo, circostanza che non è sfuggita alle prime valutazioni oltre alla constatazione che quel tratto autostradale non è caratterizzato dalla presenza costante del guardrail a fine carreggiata.

La Procura della Repubblica di Larino dovrebbe aprire un'inchiesta e acquisire tutti gli atti per accertare con esattezza come sono andate le cose e risalire a eventuali responsabilità. Non è escluso che i magistrati possano ordinare l'esecuzione degli esami autoptici sulle due salme.