Vaccini, centrodestra regionale furibondo con Lopalco: «Gestione disastrosa»

Fratelli d'Italia chiede l'intervento del generale Figliuolo, Forza Italia invoca le dimissioni dell'assessore alla sanità, la Lega invita Emiliano a rimuoverlo

lunedì 12 aprile 2021 0.40
A cura di Vito Troilo
Un coro di sdegno unanime. Le forze politiche di centrodestra sono sulle barricate a seguito di quanto accaduto nell'ultimo fine settimana in merito alla gestione della campagna vaccinale in Puglia.

«Domenica mattina è stato fatto circolare un provvedimento firmato non dall'ultimo impiegato regionale ma dall'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco, dal direttore del Dipartimento Vito Montanaro, dal coordinatore della cabina di regia Michele Conversano e dal responsabile del settore benessere della salute Onofrio Mongiello: insomma, sottoscritto dal vertice del servizio sanitario regionale pugliese» hanno dichiarato Ignazio Zullo e Renato Perrini di Fratelli d'Italia.

«In quel documento era scritto che da lunedì "l'accesso alla vaccinazione per tutte le persone di età superiore ai 60 anni che non si trovano in trovano in condizione di estrema vulnerabilità e/o disabilità grave" sarebbe stato consentito "senza alcuna preventiva conferma adesione o prenotazione". Abbiamo prontamente denunciato il caos che simile apertura avrebbe provocato nei centri vaccinali e non ci voleva un genio per capirlo!» hanno tuonato.

«Poche ore dopo, attraverso una nota, la Regione Puglia ha di fatto smentito l'esistenza di quella circolare. Il presidente Emiliano non era informato e lo ha saputo quando ormai la notizia aveva raggiunto addirittura gli organi di stampa nazionali? E domani se i pugliesi dai 69 ai 60 anni si dovessero presentare per vaccinarsi, cosa accadrebbe? Verrebbero rimandati indietro o vaccinati?» hanno aggiunto, invocando ancora una volta l'intervento del generale Figliuolo e del ministro Speranza «che non può continuare a fingere di non sapere cosa succede in Puglia».

I consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta hanno chiesto le dimissioni di Lopalco: «Prma abbiamo dovuto lottare contro la miopia dell'assessore le cui teorie, come la "tamponite", hanno fatto andare in tilt ogni tentativo di tracciamento del contagio. E, così, siamo state una delle ultime regioni d'Italia per numero di tamponi effettuati. Per non parlare dell'assistenza domiciliare: per mesi e mesi le Usca non sono partite, nonostante i milioni spesi, lasciando i cittadini in isolamento domiciliare in uno stato di totale abbandono» la loro opinione.

«Poi, la realizzazione dell'ospedale della Fiera del Levante: una mitragliata di errori, costi alle stelle e tanto altro che ha indignato noi e l'opinione pubblica. Per arrivare alla campagna vaccinale: siamo in coda a livello nazionale per numero di dosi inoculate e abbiamo offerto uno spettacolo indecoroso con il fenomeno dei "furbetti" dei vaccini, tanto da finire persino sulle pagine dei giornali stranieri. Dulcis in fundo la Puglia resterà in zona rossa mentre la maggior parte delle regioni godrà di un destino diverso e migliore. Di chi è la responsabilità? Siamo stanchi di sentir ascrivere ogni responsabilità ai cittadini "indisciplinati" che esistono, ma non sono la maggioranza. Chiediamo le dimissioni di Lopalco, assolutamente inadeguato a ricoprire il suo ruolo e a governare la sanità regionale».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il senatore Roberto Marti, segretario regionale della Lega: «Lopalco forse ignora che in Puglia vivono oltre un milione di over 60 e richiamarli da lunedì mattina al "vaccino per tutti senza prenotazione" avrebbe rappresentato un disastro in termini di contagi e di ordine pubblico. In momenti così delicati come quelli che viviamo l'inadeguatezza e l'inesperienza possono rappresentare un serio pericolo per la comunità, per questo chiediamo al presidente Emiliano di sostituire immediatamente l'assessore Lopalco».