Verde pubblico, Spazio civico allarma: «Lecci a forte rischio, si intervenga»

Le proposte del gruppo, insieme a esperti agronomi, per risolvere il problema

giovedì 9 giugno 2022 11.00
«Dopo le palme, un'altra specie arborea rischia il lento e continuo deperimento a causa dell'attacco di un parassita. Si tratta dei lecci, messi in pericolo dal Kermes Vermilio, un insetto che, colonizzando tronco e rami, provoca con la continua suzione il disseccamento della chioma fino alla morte dell'albero. Sono circa mille gli esemplari presenti nella nostra città e ci sarebbe un costo rilevante per la collettività se morissero tutti». Ad allarmare sulla situazione il nuovo gruppo di cittadinanza attiva biscegliese Spazio civico.
«Di fronte al problema altre città si sono già messe all'opera con gli interventi antiparassitari del caso, Bisceglie non ancora. Per mettere in salvezza questi alberi è necessario intervenire con urgenza con specifici principi attivi somministrabili (tenuto conto del contesto urbano) in endoterapia e, in via residuale, ricorrere a sostanze ammesse in agricoltura biologica e quindi utilizzabili anche in contesti urbani» ha aggiunto il movimento consultando esperti agronomi.

Tre le idee proposte per la risoluzione del problema:
  1. realizzare un Censimento del verde: non si possono programmare gli interventi necessari se non si ha contezza di quali e quanti alberi abbiamo in città;
  2. predisporre un Regolamento del verde, che detti disposizioni a tutela del patrimonio arboreo e arbustivo pubblico e privato, che disciplini l'uso e la fruizione degli spazi nel territorio comunale al fine di garantire la conservazione, la cura e la corretta manutenzione;
  3. fare ricorso a professionisti del settore (e non prestati al settore e con specializzazioni diverse) per tutte le operazioni inerenti il verde pubblico, dalla progettazione delle aree, alla scelta delle specie da piantare, fino all'ultima potatura, in modo da adottare scelte compatibili con il contesto urbano, con le prospettive di crescita degli alberi e con i rischi fitosanitari in corso.
«Per attuare una "rivoluzione verde" non è sufficiente piantare nuovi alberi, ma occorre anche prendersi cura di quelli già esistenti. All'amministrazione la scelta di intervenire quanto prima e salvare tutti i lecci, o rinviare il problema al futuro e contare gli alberi da tagliare» hanno concluso nella nota firmata da Leonardo Di Molfetta, Antonio Salerno, Antonio Mezzina, Cinzia Crichigno, Lucia Monopoli, Giuliana Germinario, Neri Verdirosi, Leonardo Di Leo e altri cittadini.