Virginia De Micco alle Vecchie Segherie Mastrototaro
Appuntamento venerdì 7 novembre con “L’inquietante intimità”
giovedì 6 novembre 2025
11.35
Un viaggio profondo nel cuore dei transiti migratori, tra le dinamiche che attraversano l'animo umano. Venerdì 7 novembre, alle ore 18.00, alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie la psicoanalista Virginia De Micco presenta il suo libro "L'inquietante intimità. Legami e fratture nei transiti migratori".
Un' opera che unisce antropologia e psicoanalisi per esplorare la dimensione più intima e dolorosa dell'esperienza migratoria. Dialogano con l'autrice Eva Pinna e Onofrio Depalma.
La migrazione non è solo spostamento geografico, ma esperienza psichica e culturale che rimette in discussione identità, appartenenze e relazioni, tanto per chi parte quanto per chi accoglie.
In questa prospettiva, la psicoanalisi si propone come strumento per comprendere e abitare le inquietudini di un'epoca segnata dalla mobilità, dall'incontro e dallo smarrimento. Un incontro per riflettere sulle trasformazioni più profonde del nostro tempo, in cui l'altro non è soltanto chi arriva, ma anche chi impara a riconoscersi nel gesto dell'accoglienza.
Un' opera che unisce antropologia e psicoanalisi per esplorare la dimensione più intima e dolorosa dell'esperienza migratoria. Dialogano con l'autrice Eva Pinna e Onofrio Depalma.
La migrazione: un fenomeno personale e collettivo
Nel volume, frutto di oltre vent'anni di lavoro clinico e di ricerca, De Micco affronta la migrazione come fenomeno insieme personale e collettivo, segnato da ferite invisibili e trasformazioni profonde. I transiti migratori, scrive, "lasciando dietro di sé zone disanimate e ferite mute", esigono un ascolto nuovo, capace di accogliere e restituire senso a ciò che è stato reciso.La migrazione non è solo spostamento geografico, ma esperienza psichica e culturale che rimette in discussione identità, appartenenze e relazioni, tanto per chi parte quanto per chi accoglie.
In questa prospettiva, la psicoanalisi si propone come strumento per comprendere e abitare le inquietudini di un'epoca segnata dalla mobilità, dall'incontro e dallo smarrimento. Un incontro per riflettere sulle trasformazioni più profonde del nostro tempo, in cui l'altro non è soltanto chi arriva, ma anche chi impara a riconoscersi nel gesto dell'accoglienza.