Dopogara Turris-Bisceglie, Papagni: «Molto ingenui, un pareggio che insegna»

Altobello, autore del primo gol: «Mai piangersi addosso, testa al Palermo»

domenica 7 febbraio 2021 18.00
A cura di Bartolomeo Pasquale
Non ha potuto fare di più il Bisceglie che ha dato vita ad una prova autorevole imbavagliando la Turris per ben ottantacinque minuti. Purtroppo la voglia di rivalsa dei corallini ha avuto la meglio con una rimonta in sette minuti che ha fruttato solo un pareggio beffardo. Senso di appagamento o calo fisico e mentale? Sono tanti i dubbi che attanagliano gli addetti ai lavori al novantesimo e che sono stati fugati da mister Aldo Papagni al termine della conferenza post partita.

«Questo pareggio ci fa comprendere che dobbiamo ancora crescere dal punto di vista esperienziale. Questa gara la ricorderò per sempre e servirà anche a me da lezione; in oltre cinquecento panchine è fra le gare più rocambolesche della mia carriera e mi fa comprendere che dobbiamo crescere rapidamente. La nostra è una squadra piuttosto giovane e quindi anche questo sarà un bagaglio importante per il futuro».

Sulla partita Papagni fa un'analisi cauta senza rabbia o risentimento nei confronti degli avversari: «Sino al due a zero ero soddisfattissimo. Era la partita che avevo chiesto di interpretare e i ragazzi sono stati anche molto bravi così come lo sono stati mercoledì scorso in termini di tempra e compattezza. Abbiamo rischiato pochissimo nel primo tempo mentre nella ripresa gli avversari hanno cambiato modo di interpretare le soluzioni a loro favore. A quasi dieci minuti dal termine non mi aspettavo di subire due gol in quel modo. Prima delle reti della Turris probabilmente gli stessi corallini avrebbero anche meritato qualcosa di più, va dato atto del loro impegno e loro non hanno rubato nulla; anzi, siamo stati noi molto ingenui».

«Non escludiamo che fra le ragioni del nostro rallentamento vi è stata l'uscita di Altobello per un risentimento muscolare. Però per larghi tratti non abbiamo rischiato più di tanto e dopo il 1-2 c' è stato anche il disimpegno del portiere di casa su punizione di Maimone; questo è il gioco del calcio. Ci sono tantissime cose che dobbiamo rivedere ma ricordiamoci che sono tornato qui da appena sei giorni. Avrei firmato per avere comunque due punti in questo piccolo tour de force con Avellino e Turris, due compagini toste».

Per la quarta volta in stagione la compagine nerazzurra è passata in vantaggio ed anche questa volta non si è riusciti a portare la piena posta a casa; ci si è pertanto chiesti se il Bisceglie è più stimolato ad avere il parziale a sfavore allo scopo di rimontare: «Dobbiamo crescere ancora e anche queste situazioni fanno molto; lavorandoci su» prosegue il tecnico «si giungerà ad una gestione migliore del nostro tasso tecnico e del nostro approccio alla gara».

«Loro hanno posto sul tardi i cambi necessari, mandando in campo gli attaccanti dai piedi buoni e quindi abbiamo avuto qualche arretramento di metri che ci ha consentito comunque di andare in ripartenza e siamo riusciti anche a raddoppiare grazie al rigore con un fallo di mano ottenuto in superiorità numerica con i loro difensori. Il gol del pareggio siglato da Persano lo abbiamo subito paradossalmente con la squadra schierata e c'è stata una palla lunga che ha scavalcato la retroguardia. Forse fossimo stati schiacciati e arretrati sotto porta non avremmo preso quel gol» ha concluso l'allenatore biscegliese.

Errico Altobello, autore del suo primo gol nerazzurro è intervenuto in sala stampa, rappresentando il rammarico di tutta la squadra: «Sicuramente abbiamo perso due punti oggi, un vero peccato buttare alle ortiche i due gol segnati. Non dobbiamo pensarci più e non dobbiamo piangerci addosso perché è cominciato il girone di ritorno, tutte le partite sono fondamentali e rappresentano delle finali. Siamo rammaricati, è andata così, ma abbiamo il dovere di pensare alla prossima sfida col Palermo e di cercare di continuare a far punti. Questa sfida insegna che le piccole distrazioni possono portarti a subire gol e viceversa; dobbiamo ridurre gli errori al minimo lavorando duramente. Solo il lavoro può aiutarci».