Gli Stati Uniti conquistano la Coppa del Mondo di Quidditch 2018

Le 29 squadre delle diverse nazionali si sono sfidate a Firenze

mercoledì 4 luglio 2018 17.20
A cura di Cristina Scarasciullo
Pluffa. Bolide. Boccino. Scopa.
Quattro parole che per molti potrebbero non significare nulla, ma che per gli oltre 4 mila appassionati accorsi da tutto il mondo a Firenze per la Coppa del Mondo di Quidditch sono gli elementi fondamentali della loro passione comune, un gioco, anzi un vero e proprio sport, la riproposizione "babbana" del Quidditch, lo sport praticato nella scuola di magia di Hogwarts e nato dalla fantasia di J.K. Rowling.
I primi a credere in questo sport decisamente magico che in Italia è ancora semisconosciuto è stata Human Company, azienda che si occupa turismo all'aria aperta, e che, insieme all'Associazione italiana di quidditch, ha presentato la candidatura di Firenze ai mondiali.
Il capoluogo toscano si è così trasformato per un weekend nella capitale mondiale del Quidditch babbano e le 29 squadre nazionali si sono sfidate sul rettangolo di gioco per portarsi a casa la Coppa del mondo. A spuntarla è stata la formazione degli Stati Uniti, che in finale ha superato il Belgio con una prestazione di carattere. L'Italia si è piazzata ottava dopo aver perso ai quarti con la Gran Bretagna per 60-80* in una gara combattutissima e molto equilibrata, risolta solo dalla conquista del boccino d'oro (30 punti) da parte della formazione inglese che ha messo fine all'incontro.
«Il quidditch è uno sport magnifico, divertente, inclusivo e che, per fortuna, racchiude ancora tanto di quello spirito che dovrebbe essere parte fondante di ogni disciplina. Il divertimento e la contentezza di fare gruppo dando il massimo crescendo assieme, lo permeano. La magia non sta nel volare, sta nel riuscire a raccogliere ragazzi e ragazze da ogni dove con la voglia di giocare e divertirsi facendo quidditch. - ha commentato su Facebook Tommaso Corcioni, membro della Nazionale Italiana - Il quidditch non ha vita facile perché spesso indicato come scherzo più che sport. Difficile far cambiare idea a chi non prova; difficile che non si cambi idea dopo aver provato.»
Non c'è alcuna distinzione tra i giocatori di Quidditch: uomini e donne giocano insieme senza esclusione di colpi, la parola d'ordine è semplicemente divertirsi, e farlo insieme. La tradizione vuole che al termine di ogni match le due squadre facciano una foto insieme, mischiando le maglie a testimonianza dell'integrazione che questa disciplina porta con sé.
In Italia il Quidditch non è ancora percepito come uno sport, motivo per cui il piazzamento nella top ten della formazione azzurra è un risultato eccezionale. In paesi come gli Stati Uniti o l'Australia (ultimi due vincitori della coppa), questa è una disciplina praticata anche nei college, esistono campionati nazionali e centinaia di squadre che permettono di alzare sempre di più il livello della nazionale.
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