14 firme dal notaio mandano a casa il sindaco di Corato D'Introno. Giuseppe Sannicandro decade da consigliere

Consiglio comunale sciolto, in arrivo il commissario prefettizio in attesa di nuove elezioni

giovedì 5 settembre 2019 14.59
A cura di Vito Troilo
Il consiglio comunale di Corato sarà sciolto nelle prossime ore a seguito delle dimissioni presentate da 14 componenti dell'assemblea su 25. Gli otto esponenti di Direzione Italia, due dei quattro di Fratelli d'Italia, uno del gruppo misto, il rappresentante di Idea e due consiglieri di opposizione hanno posto fine alla sindacatura - in realtà mai partita - di Pasquale D'Introno, vincitore al ballottaggio su Claudio Amorese al termine di una campagna elettorale caratterizzata da un'incredibile frammentazione, con addirittura nove pretendenti alla carica di primo cittadino.

Decade perciò dal ruolo di consigliere comunale anche Giuseppe Sannicandro, già membro delle maggioranze consiliari a supporto di Francesco Spina nelle precedenti amministrazioni biscegliesi. Sannicandro, eletto nelle fila della coalizione vincitrice con la lista di Fratelli d'Italia, non figura tra i firmatari delle dimissioni. La corsa dal notaio ha vanificato il tentativo compiuto in extremis da D'Introno, nelle ultime ore, di azzerare la giunta presentata e aprire al numeroso gruppo di Direzione Italia, il movimento dell'ex sindaco e già senatore Gino Perrone.

Si conclude, di conseguenza, anche il mandato di Graziella Valente, biscegliese che vive da tempo a Corato, eletta nelle minoranze con la lista dell'Unione di centro a seguito della rinuncia del candidato sindaco Amorese a un posto in consiglio.

È imminente l'arrivo di un commissario prefettizio che terrà le redini del comune in attesa di nuove elezioni amministrative, che si potrebbero svolgere in autunno o altrimenti nella primavera del 2020, in concomitanza col voto in altre città chiave del territorio come Trani e Andria e soprattutto con le regionali.
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