Al via gli esami di maturità 2020

Gli studenti biscegliesi sono tornati, a distanza di tre mesi, fra i banchi di scuola

mercoledì 17 giugno 2020 10.24
Sono cominciati mercoledì 17 giugno gli esami di maturità 2020 anche nella città di Bisceglie. Quest'anno la prova assume sicuramente un significato particolare per studenti e docenti. Alle 8:30 si sono riaperti i cancelli e per più di 37mila studenti pugliesi si è ritornati fra i banchi dopo 3 mesi di assenza. All'emozione del test si unisce quella del ritrovarsi insieme ai propri compagni di classe, ad affrontare la sfida che aprirà le porte verso ambizioni e prospettive future.

Anche il liceo "Leonardo da Vinci", gli istituti "Giacinto Dell'Olio" e "Sergio Cosmai" hanno accolto nuovamente i ragazzi e le ragazze, nel rispetto del capillare protocollo di sicurezza anti contagio. Ambienti scolastici sanificati, distanza di due metri, niente guanti ma necessaria l'igienizzazione delle mani, autodichiarazione di essere in assenza di sintomi influenzali riconducibili a un possibile contagio da Coronavirus e obbligo di mascherine - distribuite dalla Protezione Civile alle strutture scolastiche pugliesi - che però potranno essere abbassare durante il colloquio.

Possibile un solo accompagnatore per studente e, al fine di evitare assembramenti, i candidati saranno convocati secondo un calendario e dovranno presentarsi all'ingresso della scuola 15 minuti prima dell'orario di convocazione previsto e dovrà lasciare l'edificio scolastico subito dopo la prova, seguendo i percorsi obbligati per ingresso e uscita.

Si svolgerà così un esame di maturità che, eccezionalmente, non prevede prove scritte ma solo una prova orale, di circa un'ora, con cinque distinte fasi come l'elaborato, l'analisi di un breve testo di letteratura italiana, l'argomento multidisciplinare e domande sui percorsi di orientamento e di cittadinanza attiva. Ai ragazzi biscegliesi toccherà il compito di dar prova dello studio e dell'impegno profuso in questo anno scolastico sicuramente diverso dal solito, vissuto con la sperimentazione della didattica a distanza, l'impossibilità di vivere la quotidianità col proprio gruppo di classe, l'incertezza che ha contraddistinto tutto il periodo dell'emergenza epidemiologica.