«Cinque giornate che non dimenticheremo»

Stefania D'Addato: «"La città possibile" ha dato voce a poeti, filosofi, artisti musicisti e storici regalando intense emozioni»

martedì 3 agosto 2021 8.16
«Tirare le somme su di un intenso lavoro è fondamentale, ti aiuta a rivivere bei momenti e a desiderarne tanti altri.
C'è chi si chiede se una "città possibile" possa esistere. Ma cosa è una città possibile?
Una città possibile è un luogo dove poter abitare, un luogo identitario, relazionale e storico, un luogo dove trovare rifugio contro la precarietà del presente».

È quanto sostenuto da Stefania D'Addato, presidente dell'associazione "La città possibile", al termine della Festa della cultura, manifestazione tenutasi a Bisceglie.

«Siamo soliti pensare che vivere di presente basti perché il mondo vada "consumato" e non amato. La cultura ci fa vedere con occhi innocenti quello che nel corso della vita trascuriamo.
In queste cinque serate "La città possibile" ha dato voce a poeti, filosofi, artisti, musicisti, storici regalando intense emozioni a tutti i presenti.
Villa Consiglio, dimora storica settecentesca, è stata la casa della cultura che ha dato vita ad una festa aperta ad un vasto pubblico.
La rinascita culturale tanto auspicata in un lungo tempo sospeso è arrivata.
Numerosi operatori culturali e associazioni biscegliesi hanno lavorato in sinergia mettendo su un programma ricco e variegato con conferenze, concerti, teatro, mostre d'arte, reading poetici.
Bisceglie è una città meravigliosa, ricca di storia e di tradizioni ma che sa anche guardare avanti. Con saggezza e lungimiranza» ha concluso D'Addato.