Confesercenti Puglia contesta la data fissata per l'inizio dei saldi

«Lo slittamento consentirebbe di fare cassa e affrontare le difficoltà economiche generate dal fermo emergenza sanitaria»

martedì 8 giugno 2021 12.11
La Commissione attività produttive della Camera ha confermato la data di inizio dei saldi estivi, fissata al prossimo 3 luglio, ferma restando l'opportunità, per le singole Regioni, di esprimere un diverso orientamento. La decisione non è piaciuta alla Federazione italiana settore moda: «Non si può chiedere ai negozi di moda di dare subito il via ai saldi. Passare subito dalla mancata vendita alla svendita metterebbe in grave difficoltà le imprese, già al limite: tra chiusure e incertezze, nell'ultimo anno i negozi hanno visto svanire circa 13.2 miliardi di euro di fatturato» ha commentato Fabio Tinti, presidente nazionale Fismo-Confesercenti.

«La Regione Puglia prima ci convoca per decidere insieme come procedere per la ripresa post Covid-19 del commercio, e poi decide "da sola" ignorando le motivazioni che spingono le associazioni sindacali a fare proprie le istanze degli esercenti del commercio che rischiano di fallire» ha sottolineato Benny Campobasso, presidente Confesercenti Puglia. La proposta dell'organizzazione è di far partire i saldi dal 24 luglio, con divieto di vendite promozionali nei 30 giorni precedenti.

«L'assessorato regionale alle attività produttive ha deciso invece la partenza dal 3 luglio, finendo per fare un grande favore alla grande distribuzione e penalizzare i negozi di vicinato che hanno un'ingente quantità di merce invenduta» ha aggiunto Campobasso. «Passare dalla non vendita alla svendita è un danno ancora più duro per le aspettative economiche del settore. Le tre settimane in più richieste dalla Fismo rispetto alla data stabilita dalla Regione Puglia consentirebbero di fare cassa e affrontare le difficoltà economiche generate dal fermo emergenza sanitaria» ha concluso il presidente di Confesercenti Puglia.