«Contenta di aver potuto dare la maturità a scuola»

Le sensazioni di una giovane studentessa biscegliese

sabato 20 giugno 2020

Angela Di Ceglie, tra i giovani partecipanti all'ultimo corso di giornalismo tenutosi negli spazi della parrocchia di San Vincenzo de' Paoli e organizzato da BisceglieViva lo scorso anno, ha voluto raccontare, attraverso un'intervista realizzata alla sua amica Chiara - studentessa del liceo classico -, le dinamiche e le emozioni dell'esame di maturità sostenuto in condizioni del tutto inattese e letteralmente stravolto.

Chiara, la maturità fa sempre un po' timore. Le ansie di questi giorni, alla fine, sono scomparse o no di fronte al temutissimo esame?
Il periodo pre-esame è stato un percorso in salita: nelle prime settimane di lockdown ho avvertito una certa tranquillità, mentre col passare del tempo e avvicinandosi il fatidico giorno l'ansia è inevitabilmente cresciuta. Gli ultimi giorni sono stati quelli più difficili da gestire emotivamente, caratterizzati da tensione e preoccupazioni.

Come ti sei preparata?
Parto da un presupposto innegabile: è importante studiare costantemente nel corso dell'anno per non avere nulla da temere. Col senno di poi penso di essere riuscita a organizzare meglio lo studio di quanto pensassi. Le tracce sulle quali ho sviluppato un elaborato, coerentemente alle materie di indirizzo (greco e latino), erano state assegnate qualche settimana prima dell'esame, in modo da preparare un orale di circa un'ora.

Chiara ha approfondito il tema "La donna nella civiltà greca e romana, prendendo spunto dai versi della tragedia greca "Medea" di Euripide".
L'esame si è svolto in sede, nel rispetto di tutte le norme igieniche e di distanziamento sociale che sono state imposte. «Sostenere la maturità in videoconferenza a mio giudizio non avrebbe assunto lo stesso valore di un esame fatto in presenza. Sono stata contenta di averlo potuto farlo a scuola» ha spiegato Chiara.

«Prima di cominciare il presidente della commissione mi ha chiesto come avessi vissuto questo periodo scolastico particolare e quali fossero i miei progetti di studio dopo la maturità» ha aggiunto.

«L'esame ha avuto durata di circa cinquanta minuti o poco più: nella prima parte si è discusso dell'elaborato precedentemente menzionato, per poi proseguire col commento di un passo di letteratura italiana e finire con la terza parte dell'esame, consistente nell'elaborazione di un discorso che includesse le restanti materie d'esame unite tramite una determinata macro-area tematica, derivante dallo spunto di riflessione fornito dai professori» ha raccontato la studentessa biscegliese. «In conclusione mi sono state rivolte alcune domande riguardanti cittadinanza e Costituzione».

Quali sono le tue prospettive per la prosecuzione degli studi?
Vorrei accedere alla facoltà di Politics, philosophy and economics della Luiss a Roma; se ciò non dovesse avverarsi sceglierei comunque un indirizzo di studi che si avvicini il più possibile a questo, in qualsiasi altra università italiana.