Coronavirus, dai finti tamponi alle autodichiarazioni tutti i pretesti per le truffe agli anziani

Diversi i tentativi di raggiri segnalati su tutto il territorio nazionale

lunedì 16 marzo 2020 10.04
L'emergenza Coronavirus non ha purtroppo fermato la condotta illegale dei truffatori, in particolare di coloro che sono "specializzati" nei raggiri a danno dei soggetti più deboli, come gli anziani.

Su tutto il territorio nazionale sono stati segnalati tentativi analoghi: i ladri fanno precedere il loro arrivo nelle abitazioni delle vittime da una telefonata in cui si fingono volontari della Protezione Civile e chiedono informazioni sugli indirizzi con la scusa di dover effettuare il tampone faringeo. L'epilogo è facilmente immaginabile.

Un altro pretesto molto "gettonato" è la presunta consegna delle autodichiarazioni, rese necessarie dal decreto del presidente del consiglio dei ministri. In questo caso i truffatori si presentano direttamente al domicilio dei più anziani e cercano di fare il loro ingresso negli appartamenti per poter mettere a segno il furto.

Le forze dell'ordine invitano a diffidare da chiunque voglia consegnare il modulo a casa, anche perché è una modalità non prevista. In caso di necessità dell'autodichiarazione è opportuno farsi aiutare da figli, nipoti o vicini, che stamperanno il modulo per i più anziani.