Elezioni europee, il Popolo delle partite Iva schierato con Fratelli d'Italia

Il movimento nazionale guidato dal biscegliese Lino Ricchiuti ha stretto un patto federativo col partito di Giorgia Meloni

giovedì 23 maggio 2019 10.29
«Salvare le piccole imprese per far grande l'Italia» con l'obiettivo di sostenere piccole e medie imprese e lavoratori autonomi. Questa la finalità del pacchetto di misure che Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, e il biscegliese Lino Ricchiuti, presidente del Popolo delle partite iva, legati da un patto federativo sottoscritto lo scorso dicembre, hanno presentato in vista delle elezioni europee.

«Una serie di proposte concrete, già depositate in Parlamento, che puntano a sostenere quella che è l'ossatura dell'economia italiana, ma che in maniera inesorabile è stata colpita da una crisi economica da cui la nostra nazione non è mai uscita» hanno spiegato Meloni e Ricchiuti in una nota congiunta. «Servono perciò misure capaci di invertire il ciclo economico e in particolare di ridare slancio alle Pmi e al mondo delle partite Iva. Fratelli d'Italia ha siglato un patto federativo con Ppi al fine di creare con il mondo delle piccole e medie imprese e dei lavoratori autonomi una sinergia capace di rappresentare e portare in Parlamento le loro legittime richieste in un contesto di aperta ostilità da parte del Movimento 5 Stelle e del governo».

Nello specifico le misure del pacchetto prevedono l'eliminazione del minimale contributivo Inps per artigiani e commercianti, il contrasto alla concorrenza sleale di attività "apri e chiudi" attraverso l'albo degli amministratori di società, l'obbligo di Pec e il deposito cauzionale di 30mila euro per gli extracomunitari che vogliono aprire una attività in Italia, l'abolizione del limite all'uso del contante, come in Germania e in gran parte d'Europa.

Fra le altre misure proposte, la libertà dal grande fratello fiscale: abolizione della fattura elettronica per le piccole e medie imprese e le partite Iva, l'abolizione dello scontrino elettronico, l'abolizione dello split payment per le Pmi, la riapertura dei termini del "saldo e stralcio" al 10% con limite delle cartelle a 200mila euro, come previsto nel programma elettorale del centrodestra alle elezioni politiche.