Elezioni, Vittorio Fata chiude all'attacco

Il candidato sindaco implacabile su quanto accaduto in consiglio comunale. Critiche pesanti a Napoletano su vicenda 167, case popolari e lastroni

venerdì 8 giugno 2018 10.01
Toni decisi e fermi. La lista civica "Un sindaco per bene" ha anticipato a giovedì sera, in piazza Vittorio Emanuele, il comizio di chiusura della campagna elettorale per le amministrative di domenica 10 giugno, caratterizzato dagli interventi di alcuni degli esponenti di rilievo storicamente vicini al candidato sindaco Vittorio Fata, dal consigliere comunale uscente Enzo Di Pierro a Pietro Dell'Olio (che ha proposto, fra l'altro, la creazione di un sito attraverso il quale facilitare il dialogo fra i cittadini, il sindaco e gli assessori del comparto di riferimento), da Katia Todisco a Nico Ventura.

Inevitabile, nel lungo discorso di Fata, un riferimento a quanto accaduto fra lunedì e mercoledì in consiglio comunale: «Sarebbe stato sufficiente che i dimissionari si assentassero per impedire al presidente di convocare un'ennesima riunione della massima assise cittadina, ora divenuta tanto obbligatoria per effettuare i subentri quanto inutile perché domenica eleggeremo la nuova composizione del consiglio. Senza tralasciare l'aspetto economico inerente i costi di una singola seduta, che ricadranno sulle casse comunali».

Quanto alle dinamiche politico-amministrative: «Perché i sette consiglieri non si sono dimessi quando Francesco Spina è stato dichiarato decaduto? Perché non si sono dimessi due mesi fa, quando nel corso di un confronto interno presso il Nicotel si decise di seguire ciascuno la propria strada senza traumi?» ha rimarcato il leader di "Un sindaco per bene", aggiungendo: «Perché i componenti dello staff di Spina, di nomina fiduciaria e che ho mantenuto in blocco, non si sono dimessi in coerenza se hanno ritenuto che davvero fosse venuto meno lo spirito di condivisione del programma del 2013? Dovremmo smetterla con la logica del "Chi sta con me è buono e chi sta da un'altra parte è cattivo". Caro amico Spina, non ti è permesso dire che sono un ingrato o incoerente. Siete ancora abituati alla politica di 20 anni fa, quando si dicevano un sacco di chiacchiere sui palchi e non c'era possibilità di riscontro. Ora invece è sufficiente una breve ricerca sul web».

Fata non ha risparmiato neppure Franco Napoletano: «L'errore di gestione della vicenda zona 167 è stato fare l'occupazione per pubblica utilità prima ancora di aver contrattualizzato le indennità di esproprio» l'analisi di Fata, all'attacco anche sulla questione case popolari: «È in corso di realizzazione una graduatoria. Non ci saranno assegnazioni per atto monocratico. Questo è lo stile dell'amministrazione che ho guidato». Nessuno sconto nei confronti di un altro intervento compiuto dall'ex primo cittadino comunista nel corso della sua sindacatura: «Quella di posizionare lastroni sulle spiaggia fu una scelta sciagurata, dato che si sono rapidamente trasformati in tane per topi. Bisognerà correre ai ripari» ha evidenziato Fata prima dell'appello al voto.