Firmato il patto coi sindacati per il lavoro e le politiche abitative

Angarano: «L'obiettivo è dare opportunità di lavoro, con un'attenzione particolare ai biscegliesi, e tutelare il diritto alla casa»

giovedì 11 aprile 2019 15.31
È stato sottoscritto nella mattinata di giovedì 11 aprile, in sala giunta, il patto tra il comune di Bisceglie, rappresentato dal sindaco Angelantonio Angarano, e i referenti territoriali delle principali organizzazioni sindacali in merito alle tematiche del lavoro e delle politiche abitative.

L'obiettivo dell'intesa è incentivare l'occupazione, con particolare attenzione alla manodopera biscegliese, e tutelare il diritto alla casa, con alloggi da assegnare in affitto a canone calmierato in favore di famiglie e giovani coppie. Nell'occasione è stato firmato anche un protocollo d'intesa per l'istituzione di una cabina di regia che sia utile a verificare l'attuazione dei patti e degli accordi firmati, compresi quelli del 19 maggio 2017 sulle relazioni sindacali e del 2 marzo 2018 sulla legalità negli appalti pubblici.

I documenti sono stati siglati dai segretari di Cgil Bat (Giuseppe De Leonardis), Cisl Bari-Bat (Giuseppe Boccuzzi), Uil Bat e Puglia (Vincenzo Posa), Sunia Bari e Bat (Angelo Garofoli) Sicet Bisceglie (Francesco Mastrodonato) e Uniat Bisceglie (Franco Losito).

L'amministrazione comunale di Bisceglie si è impegnata a sbloccare i piani urbanistici Pirp (programma integrato riqualificazione delle periferie) e Pruacs (programma riqualificazione urbana alloggi a canone sostenibile), al momento non ancora completati, allo scopo di realizzare alloggi in regime di edilizia convenzionata a canone sostenibile e case popolari.

L'intento è inserire, all'interno dei bandi, premialità per le società che si impegneranno a dare lavoro a cittadini biscegliesi iscritti nei Centri per l'impiego e nelle liste delle categorie protette. La previsione di una concessione di alloggi a canone di locazione concordato per la durata minima di tre anni è un'ulteriore misura di contrasto al disagio abitativo di coloro che non riescono a pagare un canone di locazione di mercato, facilitando la calmierazione del mercato locativo. L'inserimento della clausola di "patto a futura vendita" alla scadenza del terzo anno dovrebbe agevolare l'accesso alla prima casa, che si vuole favorire attraverso accordi con gli istituti bancari per facilitare l'erogazione del mutuo anche mediante il Fondo nazionale di garanzia mutuo prima casa.

«La giornata di oggi si può riassumere in tre concetti: qualità del lavoro, diritti dei lavoratori e delle famiglie e sostegno all'economia cittadina» ha sottolineato il sindaco Angarano. «Attraverso il dialogo con i sindacati stiamo cercando di riprendere il processo di riqualificazione e rigenerazione del territorio e di aree periferiche e degradate, funzionalizzando i programmi su temi delicatissimi: occupazione e sostengo alle famiglie per il diritto alla casa. Il metodo della concertazione e della condivisione è lo strumento adeguato per raggiungere risultati concreti"»

I rappresentanti sindacali hanno rimarcato l'importanza del confronto costruttivo con l'amministrazione comunale di Bisceglie finalizzato, attraverso precisi accordi, a sostenere le politiche per il lavoro e affrontare il disagio abitativo, creando i presupposti per un rilancio del sistema economico e nuove opportunità di crescita.

Gli esponenti di Cgil Bat, Cisl Bari-Bat, Uil Bat e Puglia, Sunia Bari e Bat, Sicet e Uniat hanno posto l'accento su un altro caposaldo dell'intesa siglata nella sala giunta del comune di Bisceglie: il contrasto al lavoro nero e a qualsiasi forma di lavoro irregolare, anche attraverso l'inserimento nei contratti di appalto di apposite clausole che consentano di effettuare ispezioni nei luoghi di lavoro al fine di verificare lo svolgimento dell'attività lavorativa, le sue condizioni di sicurezza e il trattamento pratico nei confronti dei lavoratori.

De Leonardis, Boccuzzi, Posa, Garofoli, Mastrodonato e Losito hanno espresso soddisfazione per l'istituzione di una cabina di regia che serva a verificare e monitorare l'iter per l'attuazione degli accordi sottoscritti, avviando un percorso di condivisione dal basso delle politiche di sviluppo e utilizzo delle risorse comunitarie nell'ottica della crescita dell'occupazione e della qualità dei diritti e del lavoro.