Il "nuovo" Pd di Bisceglie alle grandi manovre

Il dinamismo del segretario Sasso, il ruolo dei dem nel centrosinistra e all'opposizione di Angarano

domenica 18 aprile 2021 16.00
A cura di Vito Troilo
Una serie di incontri "perlustrativi", sulla falsariga dei rinnovati propositi - su scala nazionale - del segretario Enrico Letta. Un percorso avviato da diverse settimane, ancor prima del passaggio di consegne al timone del Partito Democratico, e per certi versi lungimirante: un tentativo velleitario secondo i detrattori, convinti che l'unità del campo di centrosinistra, a Bisceglie, sia impresa disperata; la doverosa ricerca di un ruolo guida dei dem a giudizio dei sostenitori dell'opera di ricucitura.

Bartolo Sasso, il tessitore designato, ha agito naturalmente col benestare dell'ex ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia; tutti, ma proprio tutti i rappresentanti delle forze politiche dell'area sono stati ascoltati, compresi gli esponenti del Movimento 5 Stelle. Un'analoga iniziativa è stata assunta dalla segretaria cittadina del Pd nell'ottica del dialogo con gli altri esponenti di minoranza nell'assemblea cittadina a seguito della dichiarazione di costituzione del gruppo consiliare di Vittorio Fata e Rossano Sasso (link all'articolo): i meglio informati sostengono che sabato pomeriggio si sarebbe tenuto un summit informale la cui convocazione avrebbe creato non pochi imbarazzi in un gruppo politico in particolare (con tanto di voci su presunte fratture interne) e rimarcato l'isolamento di Francesco Spina, il cui nome a quanto pare non figurerebbe nell'elenco degli invitati.

Ricostruire il centrosinistra e al tempo stesso coordinare l'opposizione alla giunta Angarano: questa la duplice direttrice d'azione del Partito Democratico di Bisceglie, quasi a voler "smentire" i boatos riguardo una presunta interlocuzione col Sindaco e gli altri ex dem della maggioranza.