Lavoro in ripresa al Sud: la crescita occupazionale supportata anche dall'autoimpiego e dall'imprenditoria

Nel Mezzogiorno l'aumento degli occupati si è attestato al 4,2%

giovedì 5 giugno 2025
Il Sud Italia storicamente è sempre stata un'area svantaggiata da un punto di vista lavorativo, ma in tale ottica negli ultimi anni si sta registrando una crescita incoraggiante. Lo confermano i numeri di un'analisi condotta da Openjobmetis, agenzia per il lavoro tra i principali player del mercato.

Nel 2024 si è registrato un incremento di ben 1,043 milioni di persone occupate rispetto a dicembre del 2019, cioè l'epoca di poco precedente al Covid. Nel Mezzogiorno l'aumento degli occupati si è attestato al 4,2%, contro il +1,8% delle regioni settentrionali.
Snocciolando i numeri, emerge che in Calabria il settore trainante è il turismo, che risulta molto forte in tutte le regioni del Sud. In Sicilia la domanda è molto forte nei settori dell'installazione, della manutenzione e della riparazione. In Campania invece c'è un'ampia richiesta nel settore della produzione e installazione, della manutenzione e della riparazione, ma sono in forte crescita le domande di lavoro anche nel settore dell'ingegneria.

In Sardegna la richiesta si concentra soprattutto nei settori dell'installazione, della manutenzione, della riparazione e delle vendite. In Abruzzo, che rappresenta la regione dove c'è il maggior numero di posizione aperte, c'è una notevole domanda di lavoro nei settori della produzione e installazione, della manutenzione e della riparazione. Infine, spostandoci in Puglia, i settori dove c'è maggiore richiesta di lavoro sono l'edilizia, la produzione e installazione, la manutenzione e la riparazione.

Le figure più richieste sono soprattutto gli operai generici di produzione nei settori edile, alimentare e metalmeccanico; manutentori industriali e per l'automazione; saldatori, montatori meccanici e operatori CNC; elettricisti e tecnici elettrici. Da notare un incremento piuttosto significativo nel settore delle vendite, in particolare di profili retail con o senza esperienza, nella logistica e nell'amministrazione.

Questa ritrovata vivacità nel mercato del lavoro al Sud è stata sicuramente favorita dalla crescita dell'autoimpiego e, di conseguenza, dal boom dell'imprenditoria meridionale, ulteriore asset per creare lavoro. La ritrovata voglia di fare impresa tra i giovani è rinata sotto l'impulso di numerose iniziative e bandi del Governo, che mettono a disposizione degli imprenditori fondi da investire per lanciare nuove attività. Uno dei bandi più apprezzati è Resto al Sud, una misura destinata ai giovani imprenditori con l'obiettivo di farli restare al Sud, come appunto suggerisce anche il nome. Per comprendere come funziona questo bando e come accedere ai finanziamenti vi invitiamo a consultare il sito restoalsudcontributi.it, dove poter richiedere la consulenza e l'affiancamento di personale esperto per accedere agli incentivi finanziari a fondo perduto di Resto al Sud e presentare una domanda completa, con tanto di business plan.

Non tutte le domande saranno accolte, ma solo quelle ritenute credibili e fattibili da un punto di vista pratico ed economico. Per questo motivo è cruciale redigere un business plan estremamente dettagliato con professionisti qualificati, trattandosi di un documento strategico che descrive il progetto imprenditoriale e ne delinea chiaramente gli obiettivi e le strategie.

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