Naglieri risponde a Pro Natura e Mediapolitika: «Accuse pretestuose»

L'assessore interviene sulle dimissioni delle due associazioni dalla Consulta per l'ambiente

martedì 15 novembre 2022 11.05
L'assessore Gianni Naglieri è intervenuto in merito alle dimissioni rassegnate nei giorni scorsi dalle associazioni Mediapolitika e Pro Natura dalla Consulta per l'ambiente del Comune di Bisceglie, spiegando come le motivazioni dei referenti «richiedano un'opportuna replica». «Esiste un nesso di causalità con la recente sentenza del Tar Puglia numero 01229/2022 pubblicata il 22 settembre promossa dall'associazione Ripalta area protetta - Federazione Pro Natura contro il Comune, dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione ad agire?» si è domandato.

«I dirigenti o i delegati degli Uffici coinvolti dalla Consulta hanno incontrato i rappresentanti ogni qual volta sia stato possibile, al netto di sopraggiunte cause di forza maggiore o di problemi di salute. Le tematiche poste e le espressioni utilizzate sono pretestuose e offensive e pongono in rilievo il solo punto di vista del rappresentante dell'associazione ambientalista che, come scrivono i giudici amministrativi, "è escluso che possa giovarsi della legittimazione ex lege di una Federazione nazionale alla quale non risulta federata o aggregata". Il Collegio ritiene che la ricorrente non abbia assolto l'onere di dimostrare la rappresentatività della collettività locale di riferimento e il conseguente stabile collegamento col territorio» ha evidenziato Naglieri.

«L'amministrazione comunale e l'area dirigenziale continueranno a garantire alla Consulta ogni genere di collaborazione possibile, restituendo al mittente le ingiustificate quanto pretestuose accuse, buone solo a una possibile propaganda da parte di chi nel 2015 si proponeva come assessore all'ambiente nella città di Trani e che, con l'ausilio di una malcelata area di chiara matrice di opposizione politica cittadina, si dimostra abile esclusivamente nella costruzione dell'acredine a prescindere, vestendo mentite spoglie imbonitrici» ha concluso.