Nuovo progetto di fundraising per l'artista Sergio Racanati

Con i fondi raccolti finanzierà la produzione del film Lila

martedì 11 luglio 2017 06.53
A cura di Serena Ferrara

Lila, in sanscrito "gioco", "distrazione", "passatempo", "grazia", "fascino" ma anche "mera apparenza", "simulazione". Secondo la tradizione induista sottintende al contempo il manifestarsi spontaneo dell'universo e il suo dissolvimento. Lila è il «gioco del mondo», un bilico perenne su cui ogni cosa sconfina in un'altra e la frammenta. Anche il vicino e il lontano si mescolano, si sovrappongono, cosicché gli opposti finiscono per diventare simili o per lo meno più vicini.
Lila è anche il nome che l'artista biscegliese Sergio Racanati ha dato al suo ultimo lungometraggio, realizzato nella valle Parvati, presso il villaggio di Kalga (India), a 4500 metri di altitudine sull'Himalaya, durante la residenza d'artista realizzata a Kyta. L'opera, ad alto contenuto socio - politico, travolge lo spettatore con un turbinio di eventi, micro-storie dall'aspetto irrisolto che oscillano tra la sfera privato/pubblico e individuale/comune ed ambisce a diventare un modello possibile di fruizione del territorio.

Il film è candidato all'Asia film festival di Barcellona (CAFF), che a novembre 2017 spegnerà in Spagna la sua quinta candelina.
Per finanziarne la produzione, Racanati ha attivato un nuova campagna di fundraising, scegliendo la piattaforma Beart che già in passato gli aveva permesso di affrontare le spese per la produzione di "OXXL" e la residenza artistica in India.
Aiutando l'artista a coprire i costi di produzione di "Lila" sarà possibile ricevere in cambio le fotografie scattate per la realizzazione del film dall'artista, durante la sua scalata dell'Himalaya. Ogni fotografia sarà autenticata dall'artista e costituirà a tutti gli effetti un'opera d'arte.