Pablo Rigante, lo showman del diritto

Quando lavoro è sinonimo di allegria e competenza

venerdì 29 maggio 2020 15.47
A cura di Bartolomeo Pasquale
«Mettilo lo stecchino, mettilo!» era questo il ritornello di un celebre aneddoto riguardante una delle sue peripezie scolastiche che spesso ci raccontava in studio con normalità e dote di uomo da palcoscenico, facendo ridere a crepapelle me e i miei colleghi e dimenticando per un po' quella dimensione fatta di PEC, atti, marche da bollo, telefonate e scadenze.

Perché nel suo lavoro, come nella vita, Pablo Rigante ha utilizzato la tecnica del boscaiolo cauto per rendere al meglio: fare pausa e fermarsi, affilare la propria lama e ripartire alla grandissima mostrando sempre la propria competenza e preparazione. Una vita sulle montagne russe, dove il destino sin da bambino si è divertito a mescolargli le carte in modo assurdo, ma lui ha saputo stopparla di petto per poi rimostrarsi agli altri con un nuovo volto e sempre con la stessa travolgente simpatia.

Proprio come un uomo di spettacolo; uno showman del diritto oppure, meglio inglesizzarlo, un "lawman". Lui alleggeriva l'aria ovattata e pesante dei tribunali, dove l'attesa per l'arrivo del Giudice o l'impazienza per la chiamata della causa in udienza erano all'ordine del giorno ed era sufficiente il suo arrivo per rallegrare gli animi: «Và che sete, è qui per il free drink?» soleva gridare ogni tanto nelle aule del Giudice di pace mentre il nugolo di colleghi aspettava dietro le transenne la propria chiamata ridendo forte all'ascolto.

Ma questo non è stato mai metro di valutazione per un atteggiamento superficiale in quanto ha lottato, così come sempre, anche per raggiungere l'ambito traguardo dell'avvocatura con uno studio intenso ed un'abnegazione fuori dal comune. Ha sempre dimostrato quel qualcosa in più, tale da smentire l'insopportabile stereotipo dell'avvocato-tuttologo rispetto agli altri e quindi superiore a livello intellettivo; pregiudizio che per la categoria non può che essere profondamente sbagliato e lui è stato abile a rimuovere a tutti questa maschera dimostrando di essere davvero un ragazzo come altri che fa quello che nella vita più gli piace: scrivere, consigliare, dare una mano a chi ha difficoltà o dubbi.

Ed è proprio questo che di lui ci mancherà a partire da oggi, ed è proprio per questo che la sua figura dovrà essere presa da esempio, fondendo nel proprio ruolo attenzione da amico, responsabilità, studio e professionalità: ingredienti utili a stimolare una maggior fidelizzazione alla persona che ha bisogno di aiuto e a chi si voglia avvicinare a questo mondo.

Però ringraziandoti dei consigli dati, Pablo, alla fine te ne vorrei dare uno anche io; ora che sei davanti a quel cancello dorato e assolato, dove non avresti mai dovuto essere al momento, qualora San Pietro ti dovesse fare storie per qualche marachella ricordati bene cosa fare: mettilo quello stecchino, mettilo!