Spina: «Perché questo ostracismo di Angarano & company verso le realtà biscegliesi?»

L'ex primo cittadino critica l'atteggiamento dell'amministrazione in carica

domenica 5 settembre 2021
Nuove critiche da Francesco Spina all'indirizzo dell'amministrazione comunale in carica. L'ex Sindaco di Bisceglie ha contestato, in generale, quello che ritiene un atteggiamento "negativo" nei confronti delle realtà cittadine, riscontrando al contrario - dal suo punto di vista - quella che sarebbe un'attenzione maggiore riguardo iniziative non biscegliesi.

«I soldi del Comune per la festa patronale e la cultura biscegliese no; i soldi per organizzare un concerto della banda molfettese a Molfetta sì! Peché quest'ostracismo di Angarano & company verso tutte le cose biscegliesi?» ha affermato Spina.

«Angarano, quest'estate, ha ridotto i contributi per le feste patronali dagli 80 mila dell'ultima amministrazione Spina nel 2017 a soli 30mila quest'anno ma ha trovato le risorse per concedere un forte contributo economico e l'utilizzo di Palazzo Tupputi al Concerto bandistico di Molfetta» ha osservato.

«Insomma: la Banda di Bisceglie, la festa patronale, le fiere di vendita dei prodotti locali, la festa del ritorno, tutte le tradizioni e gli elementi identitari culturali della città vengono sistematicamente annullati e cancellati da Angarano & company, che hanno dimenticato che un concetto di comunità si sviluppa sostenendo associazioni, istituzioni, commercio e cultura locale, non quelli identitari delle altre città.
La cultura, il commercio (chi dimentica il diniego pretestuoso agli ambulanti), il turismo della città soffrono in silenzio il costante ostracismo e disinteresse amministrativo per la comunità da parte della Svolta» ha puntualizzato il consigliere di opposizione.

«Sono lontani i tempi del forte sostegno e della presenza vitale dell'amministrazione comunale nella promozione della città in tutti i contesti regionali e nazionali. La città sempre più attonita, chiede: "Ma questi si sono bevuti il cervello?"» ha concluso Francesco Spina.