«Vivo in un alloggio popolare assegnato ma senza acqua, luce e gas»

Lo sfogo di un cittadino biscegliese, invalido civile al 100%

venerdì 5 marzo 2021
A cura di Vito Troilo
«Sono un invalido civile al 100% e vivo con mia moglie e mia figlia in un appartamento popolare assegnatomi dal 21 dicembre 2020 senza l'allacciamento di acqua, luce e gas». Questo inciso sarebbe sufficiente a descrivere, in poche parole, la situazione in cui versano un cittadino biscegliese e la sua famiglia.

Parole scolpite come pietre: «Viviamo in un quartiere popolare, assieme ad altri assegnatari dalla stessa data e con le stesse necessità, in una condzione in cui è impossibile lavarsi, preparare da mangiare e soprattutto riscaldarsi» ha spiegato. «Abbiamo dovuto lasciare con urgenza e in tutta fretta le nostre vecchie abitazioni per trasferirci negli stabili assegnati dal Comune nel centro storico attraverso una graduatoria» ha aggiunto, riferendosi alla necessità di scongiurare il rischio che ancora una volta, come già accaduto, alcuni abusivi potessero introdursi negli appartamenti.

«La mia disavventura è iniziata nel 2016 quando partecipai al bando per alloggi di edilizia residenziale pubblica. Ho raggiunto, dopo tanti sacrifici e aspettative, il terzo posto in graduatoria con diritto alla scelta, anche se non è servito a niente». L'uomo sembra convinto di essere stato tratto in inganno, senza però specificare da chi. «Mi è stato detto che, per un nucleo familiare composto da tre persone, sarebbe toccata un'abitazione da 50 metri quadri in su. Pur di non rinunciare e perdere il diritto acquisito sono stato condizionato a scegliere il più grande dei tre appartamenti disponibili, da 55 mq, fra l'altro solo nel centro storico e non in zona ospedale ma soprattutto idoneo a un nucleo familiare di due persone, con una stanza e cucina, senza una stanzetta per mia figlia».

Il cittadino biscegliese ritiene «assurdo che nel bando al quale ho partecipato siano menzionate tre zone di cui due già pronte, fra cui quella dell'ospedale, che dispone di 13 comodi appartamenti. Perché è stata esclusa? Intanto, ci stiamo ancora sacrificando come delle bestie» ha concluso, chiedendo sia fatta luce sulla questione e definendosi vittima «di tutte queste ingiustizie e soprusi». Un chiarimento in merito da parte delle autorità competenti sarebbe opportuno.