Bisceglie, beffa atroce in pieno recupero

Ebagua colpisce un palo e porta avanti i nerazzurri. La Reggina sbaglia un rigore, impatta e sorpassa con un penalty contestatissimo al 97°

domenica 19 gennaio 2020 17.30
Non è bastata, al Bisceglie, una prova positiva al cospetto della capolista Reggina per ottenere punti e risollevare una precaria situazione di classifica. Gli ultimi minuti sono risultati fatali alla formazione di mister Mancini, che avrebbe meritato almeno il pareggio.

Il tecnico stellato ha schierato in campo i suoi con un 3-5-2: tra i pali Borghetto, in difesa Turi, Hristov e Diallo; a centrocampo Mastrippolito, Rafetraniaina, Zibert, Armeno e Karkalis; in attacco spazio a Montero ed Ebagua.

I nerazzurri si sono mostrati determinati e caparbi nella prima fase del match, riuscendo a mettere in difficoltà la Reggina. I padroni di casa si sono resi pericolosi al 7° con un colpo di testa di Ebagua terminato sul palo. Quattro minuti più tardi Romani ha concluso di poco alto sulla traversa. Due occasioni di rilievo che hanno fatto da preludio al gol del vantaggio biscegliese: Ebagua, con un sinistro fulminante da fuori area ha beffato l'estremo ospite Guarna.

L'unica occasione di rilievo per gli amaranto nel primo tempo al 28° con un calcio piazzato di Liotti neutralizzato da Borghetto. La Reggina è parsa lenta, impacciata e confusionaria, al netto delle pessime condizioni del terreno di gioco.

Nel secondo tempo Toscano si è affidato ai cambi per provare a cambiare il corso della sfida: Reginaldo è subentrato a Bianchi a inizio del secondo tempo; poco dopo Denis e Nielsen hanno sostituito Sarao e DeRose. Gli si sono resi pericolosi al 61° con Denis che ha impattato la palla di testa ma Borghetto ha fatto buona guardia. Due minuti dopo, al 63°, il direttore di gara Gualtieri ha concesso un penalty alla Reggina per fallo di mano di Zibert in area nerazzurra. Dal dischetto, Corazza ha spiazzato il portiere nerazzurro ma colpito la traversa.

La Reggina ha continuato a mantenere il pallino del gioco, chiudendo il Bisceglie nella propria trequarti. I tentativi offensivi degli amaranto si sono concretizzati all'87° con il colpo di testa di Loiacono sugli sviluppi di un calcio piazzato. Il pareggio ha galvanizzato gli ospiti che hanno continuato ad attaccare alla ricerca del gol da tre punti. Al 90° Corazza ha calciato con il destro e Borghetto (prova positiva) ha respinto: sulla ribattuta è intervenuto Denis con un colpo di testa, bloccato ancora dall'estremo difensore nerazzurro.

Nei minuti di recupero in occasione di un corner a favore della regina l'arbitro ha assegna il secondo calcio di rigore per i calabresi, a causa di un tocco con le mani di Hristov, ammonito. Diallo è stato anche espulso per proteste e dal dischetto, al 97°, Denis ha regalato la vittoria alla capolista.

BISCEGLIE-REGGINA 1-2

Bisceglie (3-5-2): 22 Borghetto, 2 Diallo, 6 Mastrippolito, 8 Armeno, 10 Gatto (dal 68° 19 Karkalis), 11 Rafetraniaina, 13 Ebagua (dall'83° 9 Montero), 18 Romani, 21 Turi, 25 Hristov, 30 Zibert. Allenatore: Gianfranco Mancini. A disposizione: 1 Casadei, 3 Tarantino, 7 Dellino, 14 Camporeale, 16 Abonckelet, 17 Longo, 26 Murolo, 27 Ferrante, 28 Tessadri.
Reggina (3-4-1-2): 1 Guarna, 6 Loiacono, 7 Sounas, 9 Blondett, 13 Rossi, 15 Bianchi (dal 46° 23 Reginaldo), 18 Corazza, 20 De Rose (dal 58° 19 Denis), 32 Garufo (dal 21° 14 Rolando), 36 Sarao (dal 58° 37 Nielsen), 38 Liotti (dall'80° 10 Bellomo). Allenatore: Domenico Toscano. A disposizione: 22 Farroni, 8 De Francesco, 11 Rivas, 19 Denis, 21 Paolucci, 27 Bresciani, 31 Gasparetto, 33 Rubin, 37 Nielsen.
Reti: 15° Ebagua, 87° Loiacono, 97° rigore Denis.
Arbitro: Matteo Gualtieri di Asti.
Assistenti: Gianluca D'Elia, Andrea Niedda di Chieri (Torino).
Note: spettatori paganti 1051, incasso 5240 euro. Ammoniti: Zibert (29°) per gioco scorretto, Denis (67°) per gioco scorretto, Borghetto (85°) per comportamento non regolamentare, Hristov (95°) per gioco scorretto. Espulso Diallo al 96° per proteste. Calci d'angolo: 2-8. Recupero: primo tempo, secondo tempo. Cambi di modulo: nessuno.