La sala stampa di Bisceglie-Catania: Andrea Sottil

il tecnico rossoblù: «È una sconfitta che fa male»

domenica 9 dicembre 2018 19.12
A cura di Cristina Scarasciullo
Un risultato decisamente inaspettato, quello maturato sul terreno di gioco tra Bisceglie e Catania nel match valido per la 15ª giornata del campionato di Serie C girone C. Mister Andrea Sottil è piuttosto amareggiato, anche perché dopo la prestazione di Reggio Emilia col Sassuolo in Tim Cup si aspettava un altro tipo di gara da parte dei suoi: «Oggi è una giornata molto negativa sia per il risultato che per la prestazione. Siamo andati sotto per un pasticcio nostro, ma eravamo noi che avevamo l'obbligo di fare molto di più e che dovevamo avere un altro tipo di reazione. È stata una sorpresa in negativo, perché venivamo da un bel periodo di risultati e prestazioni. Abbiamo avuto qualche occasione, ma abbiamo chiuso la gara con zero tiri in porta, quando invece dovevamo essere più incisivi».

Sicuramente prendere gol così presto ha cambiato l'andamento della partita: «La fortuna si bilancia sempre. - ha proseguito il tecnico - Dopo il gol il Bisceglie se l'è messa sul suo binario, si è chiusa dietro ed era difficile metter giù la palla. Mi ha fatto molto male questa sconfitta e sono io il primo responsabile: chiedo scusa ai tifosi perché non meritavano di vedere questo tipo di partita. Dobbiamo cercare di reagire già da mercoledì. La sosta sicuramente conta perché non giocare continuativamente non aiuta, ma noi oggi dovevamo fare una partita diversa, anche in termini di cattiveria. L'impegno non basta. Dovevamo cercare di riaprire la partita e provare a vincerla, questa reazione è mancata, è evidente».

Statistiche alla mano il Catania non riesce mai a vincere quando va sotto nel risultato: «Non so perché quando andiamo in svantaggio non sappiamo riacciuffare la partita. Sappiamo che dobbiamo vincere se vogliamo tenere il passo delle altre e stare davanti. Ma se diventa un'ossessione, arriva il panico. Io dico sempre ai miei di andare in campo pensando "non ho niente da perdere" perché questo ci dovrebbe aiutare a giocare più tranquilli».