5 Stelle: «Angarano non governa e sarebbe colpa nostra?»

«La situazione della città è sotto gli occhi di tutti»

martedì 3 dicembre 2019 13.25
Nota piuttosto secca quella del Movimento 5 Stelle di Bisceglie a proposito dell'attuale situazione politico-amministrativa a un anno e cinque mesi dall'insediamento del sindaco Angarano e della sua giunta.

«Facciamo il bilancio. Almeno noi, proviamo a farlo con chiarezza, onestà intellettuale e senza errori.
Dopo un anno e mezzo di amministrazione Angarano la situazione della città è sotto gli occhi di tutti: una gestione del servizio rifiuti inefficiente, con discariche a cielo aperto e roghi continui; nessuna programmazione di appalti di servizi, tante proroghe (per mesi il contratto di igiene, urbana, mensa scolastica, canile comunale) e trasparenza al lumicino; il commercio fermo, nessuna programmazione culturale che dia identità alla città, nessun investimento sul turismo stagionale e destagionalizzato; sicurezza zero e nessun presidio di legalità e controllo; il verde pubblico trascurato e la mobilità pubblica insostenibile; il tentativo reiterato di cementificare la zona Bi Marmi.
Dopo questo stringato elenco, con che faccia si dice che la colpa della situazione in cui versa Bisceglie è nostra?» hanno affermato gli attivisti pentastellati.

«Angarano e company provano ad addossare la responsabilità di un drammatico fallimento politico alle opposizioni. Accusano le opposizioni dello stallo in cui si sono infilati; hanno il coraggio di fermare o ridimensionare i servizi pubblici strumentalmente, quando potrebbero portarli in continuità - glielo consentono la gestione provvisoria del bilancio e le ordinanze sindacali - e addebitano alle minoranze la mancanza di programmazione e pianificazione in tutti i settori» hanno aggiunto.

«Il Movimento 5 Stelle di Bisceglie in un anno e mezzo ha tenuto un tenore di opposizione severo sì, ma sempre propositivo. Ha avanzato decine di proposte politico amministrative, cadute nel vuoto. Per citarne solo alcune: il regolamento sui patti di collaborazione per tutelare i beni comuni; la proposta di un parco urbano - come da bozza di Piano Urbanistico Generale - in zona Bi Marmi; la proposta di costituire una consulta della legalità e lo sportello antiracket; gli emendamenti al regolamento sugli incarichi legali, per incentivare il coinvolgimento dei giovani avvocati e la reale rotazione degli incarichi; la mappatura delle discariche abusive nell'agro; l'istituzione della tariffazione puntuale per il corretto pagamento della Tari al fine di incentivare la differenziazione dei rifiuti; l'appello a lavorare ad un piano del verde urbano; la proposta di un osservatorio sulla povertà e del disagio sociale; le denunce sullo stato della mobilità cittadina, delle strutture sportive e la segnalazione di fonti di finanziamento.

La maggioranza della Svolta, anziché ascoltare e aprirsi realmente al confronto, si è chiusa nella sua torre d'avorio e con presunzione e mediocrità ha portato la città in un vicolo cieco.
E certo la colpa non è nostra!» hanno concluso.