Feste patronali, Casambulanti rimarca le differenze tra Corato e Bisceglie

Montaruli rimprovera ad Angarano l'assenza di coraggio e critica il Prefetto della Bat Valiante

domenica 22 agosto 2021 10.40
Il dato di fatto è innegabile: le modalità organizzative delle feste patronali nei Comuni del territorio della Bat e del barese sono tutt'altro che analoghe. Quali possano essere le ragioni di tali differenze, invece, è argomento di discussione e dibattito politico-sindacale.

L'ultimo intervento in questo senso lo ha fatto registrare Savino Montaruli, leader del sindacato di categoria Casambulanti, descrivendo l'intesa fra le associazioni e il Sindaco di Corato Corrado De Benedittis: «Ci saranno le bancarelle di prodotti tipici, dolciumi, torroni ed articoli per le festività; ci sarà il luna park e ci saranno tutte quelle attività che rendono una festa patronale degna di tradizione e di prestigio» ha commentato il sindacalista andriese, rimarcando: «Quella di quest'anno, a Corato, sarà l'edizione del coraggio. La città di Corato diventa simbolo della salvaguardia e protezione delle tradizioni, della storia, della cultura cittadina. Al contrario dell'assenza di coraggio di altri Sindaci che addirittura, come accaduto nella vicina Bisceglie, hanno soppresso l'edizione 2021 della loro festa patronale, destando grandissima delusione per i cittadini e danni economici e psicologici enormi per gli ambulanti che avevano titolo a partecipare alla festa commerciale essendo in possesso di autorizzazioni dodicennali, o in altri comuni come quello di Trani, di Trinitapoli, di Margherita di Savoia che hanno ridimensionato e rimodulato fin quasi all'annientamento di quelle tradizioni, il sindaco di Corato il coraggio lo ha avuto».

Montaruli non ha risparmiato critiche al Prefetto della Bat Maurizio Valiante: «Prenda atto di questa straordinaria organizzazione e ne faccia tesoro per i prossimi provvedimenti che non siano restrittivi e penalizzanti come quelli assunti nei comuni di sua competenza. Al Prefetto di Bari, dottoressa Antonella Bellomo, il nostro sentito ringraziamento per aver fatto prevalere il buon senso ed aver dato indicazioni propositive perché fosse dato respiro a categorie produttive fortemente provate in pandemia e messe sul lastrico anche a causa delle scellerate decisioni di chi non ha saputo né immedesimarsi in quelle situazioni di ristrettezze economiche né tantomeno ha mai saputo ascoltare e farsi responsabile di scelte che non sono mai state operate per assenza di coraggio e spesso addirittura per incapacità e inettitudine».