La rivista "Nature" pubblica gli studi sul cancro del biscegliese Mauro Di Pilato

Il ricercatore ha dimostrato la possibilità di convertire un tipo di cellule per rendere le cure antitumorali più efficaci

giovedì 16 maggio 2019 9.38
A cura di Vito Troilo
I risultati di un lavoro lungo e faticoso, che potrebbe contribuire a una svolta nella lotta contro i tumori, pubblicati sull'autorevole rivista scientifica internazionale "Nature".

È del biscegliese Mauro Di Pilato, 35 anni, da quattro a Boston, la prima firma sulla ricerca "Targeting the CBM complex causes Tregcells to prime tumours for immune checkpoint therapy", apparsa sulla versione on line della più autorevole pubblicazione nell'ambito della comunità scientifica mondiale.

Secondo quanto riscontrato dal ricercatore biscegliese i tumori solidi sono infiltrati da cellule T effettrici potenzialmente in grado di controllarle o rigettarle, nonché da cellule T regolatorie (Treg) che limitano la funzione delle cellule T effettrici e quindi promuovono la crescita tumorale.

L'attività antitumorale delle cellule T effettrici può essere scatenata a livello terapeutico e viene ora sfruttata per il trattamento di alcune forme di cancro umano. Tuttavia, le risposte infiammatorie deboli associate al tumore e la funzione immunosoppressiva delle cellule Treg rimangono i principali ostacoli a una più ampia efficacia dell'immunoterapia tumorale.

L'interruzione parziale del complesso del signalosoma CARMA1-BCL10-MALT1 CBM e l'induzione della secrezione di IFNγ nel pool di cellule Treg preferenzialmente autoreattive non causa autoimmunità sistemica, ma è sufficiente per innescare l'ambiente del tumore per una terapia di controllo del sistema immunitario efficace. In sostanza, è stata dimostrata la possibiità di convertire le cellule T regolatorie al fine di rendere le cure anti-cancro molto più efficaci.
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