Mastrototaro scrive a Conte, Boccia e Franceschini: «Librerie e biblioteche tra le prima attività a riapire»

Lettera aperta dell'imprenditore biscegliese, titolare delle Vecchie Segherie

venerdì 10 aprile 2020
A cura di Mauro Mastrototaro
L'imprenditore biscegliese Mauro Mastrototaro, titolare fra l'altro della libreria Vecchie Segherie, ha indirizzato una lettera aperta al presidente del consiglio Giuseppe Conte, al ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia e al ministro dei beni culturali Dario Franceschini, rivolgendo un appello affinché biblioteche e librerie siano tra le prime attività a riaprire, di modo da fornire un segnale di speranza e ottimismo per il futuro.

Mi permetto di scrivervi in vista di un'eventuale fase 2 dell'emergenza Coronavirus che il nostro Paese sta affrontando a tutti i livelli con enorme coraggio e lodevole determinazione. A partire dall'eroismo civico degli operatori sanitari, l'esempio che tutte le componenti sociali, dai cittadini alle imprese, dal volontariato ai commercianti, hanno dimostrato in un frangente storico senza precedenti nella storia repubblicana è fonte di orgoglio inesauribile per la nostra amata Italia al cospetto di tutto il mondo.

Sacrifici sacrosanti sono stati affrontati con abnegazione nel rispetto di regole indispensabili alla salvaguardia della salute pubblica.

Nel momento in cui si lavora per l'allentamento di alcune misure di contenimento e contrasto all'epidemia in vista di una graduale ripresa sociale ed economica, mi permetto di proporre che tra le prime attività a ripartire siano comprese biblioteche e librerie.

Inutile sottolineare il valore fondamentale che la cultura ha per il nostro Paese e per ogni società. Valore ancora una volta emerso come legame spirituale e materiale imprescindibile di una comunità proprio in questo periodo di parcellizzazione sociale.

Libri, musica, arti ci hanno tenuti vicini nella distanza, ci hanno riempito le ore, ci hanno indicato strade spalancato mondi. Come sempre fanno.

Riaprire una libreria, contemplando scrupolosamente ogni regola di prevenzione e controllo necessaria, significa restituire un sogno, regalare un viaggio, riaccendere un sorriso.

Ripartire dalla cultura sarebbe simbolicamente un segnale di speranza e ottimismo verso il futuro. Sarebbe ridare alle comunità cittadine un luogo d'incontro di parole e pensieri in un momento nel quale si devono evitare gli incontri dei corpi. Sono sicuro che la vostra visione politica e sociale che tanto egregiamente ha operato in questa emergenza concorda con questa mia umile proposta.

Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione e vi auguro buon lavoro nell'interesse della nostra amata Italia,
vostro Mauro Mastrototaro