Pro Natura: «Parco urbano e ciclovia per salvare Pantano-Ripalta»

«Utopistico pensare al Parco dell'Alta Murgia»

domenica 21 febbraio 2021 10.34
«Dalla Murgia a Ripalta: una connessione eco-logica. Tre anni fa organizzammo il più importante convegno per esporre la nostra idea di connettere la costa sud di Bisceglie all'area murgiana, attraversando la lama di Santa Croce, alla presenza del nostro presidente nazionale professor Mauro Furlani». Questo l'inciso con cui Pro Natura Bisceglie-Trani ha sottolineato l'attenzione già da tempo rivolta ai temi dell'ambiente e nello specifico della zona Pantano-Ripalta.

«Questa proposta, ancora attuale e in attesa di realizzazione, è a valle di un lungo percorso ambientalista che parte nel lontano 1999 con la costituzione del Comitato per la salvaguardia di Pantano-Ripalta, il quale portò all'attenzione delle cronache cittadine la questione della tutela e valorizzazione di quell'area. Il Comitato cessò l'attività dopo la bocciatura da parte del consiglio comunale dell'istituzione di un'Area Naturale Protetta costiera, richiesta da una petizione popolare che raccolse oltre 2500 firme.

Nel 2012 il Wwf Puglia si appellò al ministro per l'ambiente Andrea Orlando per inserire il Sito di importanza comunitaria "Posidonieto San Vito" - prospicente le Grotte di Ripalta - nell'elenco delle cosidette "Aree di reperimento" destinate a diventare Aree Marine Protette nazionali.
Nel 2013, in un convegno alla presenza del vicepresidente della Regione Puglia, professoressa Angela Barbanente, e del presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Cesare Veronico fu proposto di connettere la pista ciclabile di Ripalta alla Murgia del nord barese attraverso la Lama di Santa Croce.
Infine nel 2017 la nostra associazione ha inviato alla Regione Puglia il progetto, attualmente in attesa di finanziamento, per la realizzazione di una ciclovia che collega l'istituenda Area Marina Protetta al comune di Ruvo, sito nell'area murgiana. Nello stesso anno il consiglio comunale di Bisceglie - con delibera n° 65 del 25/07/2017 - ha approvato il Parco Regionale di Lama Santa Croce».

Quello di Pro Natura, in sostanza, è «un percorso lungo oltre 20 anni, costellato di tante altre azioni importanti che è arduo sintetizzare in poche righe ma ha delineato il futuro di una vasta porzione del territorio cittadino. In questo periodo è apparso evidente quanto Bisceglie sia ricca di siti di interesse naturalistico e paesaggistico, che nonostante la loro incomparabile bellezza e la loro inconfutabile importanza ecologica non possono essere annessi a un Parco Nazionale».

Più realistica, secondo l'associazione ambientalista, «è la realizzazione della ciclovia Bisceglie-Ruvo, già approvata dalla Regione Puglia e dai comuni interessati, ma in attesa di finanziamento. Inoltre il consiglio comunale si è già espresso positivamente sulla realizzazione di un parco regionale più consono alla realtà locale e sulla realizzazione di un Parco urbano costiero, previsto dal nuovo Piano urbanistico generale.
Pro Natura ha sempre perseguito questi obiettivi e per questo si è opposta al piano di lottizzazione della maglia 165 (zona BiMarmi) che vanificherebbe irrimediabilmente tutto il prezioso percorso che ci ha condotto a questi importanti risultati, in quanto è prevista la costruzione di palazzi affacciati sulla futura Area marina Protetta e a ridosso delle Grotte di Ripalta». Inevitabile il riferimento alle battaglie in corso col Comitato 165 per la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione dell'area costiera a sud di Bisceglie.

«Oggi c'è la consapevolezza che le aree di interesse naturalistico del nostro territorio vadano preservate da ogni tentativo di speculazione» ha commentato il dottor Mauro Sasso, presidente di Pro Natura - Gruppo Ripalta Area Protetta. «Tante donne e tanti uomini, cui siamo grati, hanno lottato nelle associazioni ambientaliste e nei comitati per difendere la Zona Pantano-Ripalta e, grazie al loro impegno, oggi possiamo ancora ammirare lo spettacolo della natura e possiamo insegnare alle nuove generazioni il rispetto dell'ambiente. Rivolgiamo un appello a tutte le realtà cittadine ad unirsi al Comitato spontaneo e invito tutti a sostenerci con un contributo per il ricorso al Tar contro la cementificazione della BiMarmi, affinchè si realizzi un parco costiero».