Un tuffo nell’anima per riemergere rigenerati: nasce cosi "Il provocatore"

Riflessioni profonde sull'eterna lotta tra il bene e il male nel racconto di Susy e Massimo Tolomeo presentato a Libri nel Borgo Antico

sabato 24 agosto 2019 10.05
Un quaderno a quadretti con la copertina nera e tanti appunti scritti, frutto di riflessioni profonde. Risposte su cui i due autori hanno indagato sin da bambini con estrema curiosità; giunge cosi ai lettori il libro scritto a quattro mani dai fratelli Massimo e Susy Tolomeo dal titolo "Il Provocatore" (Amazon publishing).

Il racconto è stato presentato venerdì 23 agosto alle ore 18:40 in piazza Duomo nella prima giornata della decima edizione di Libri nel Borgo Antico. L'autrice Susy Tolomeo, moderata dalla giornalista Cinzia Montedoro, ha spiegato a un pubblico attento l'essenza del Provocatore, accompagnata dalle letture del regista e attore teatrale Giuseppe Francavilla.

Il male, anche se non lo riconosci, prima o poi si manifesta per quello che è; più difficile è riconoscere il bene, troppo spesso nascosto nei silenzi e nelle azioni di eroi silenziosi e il più delle volte sconosciuti, pronti a cambiare per sempre le sorti del mondo. Persone che fanno la differenza in una società egocentrica.

La fede, la speranza e la carità, virtù donate gratuitamente da Dio, sono troppo spesso sfidate da provocazioni, ed è attraverso questi attacchi che nella vita di molti uomini cresce e vive l'incertezza, che sfida la possibilità di creare legami e induce a vivere senza amore distraendo l'essere umano dalla bellezza del presente.

Il libro è un viaggio nella spiritualità tra riflessioni né statiche e né scontate, frutto di una profonda consapevolezza: la lotta fra bene e male assume un carattere universale. Il male vuole incatenarci: siamo noi a decidere se essere liberi, oppure schiavi.
L'universo è libertà, e se scegliamo di stare dalla sua parte, sia pure nell'ultimo istante della nostra vita, ci renderà liberi dalla schiavitù del peccato, dandoci l'eternità.