Il dolce del sintetico e il carbone delle postazioni stampa mancanti nell'Epifania del "nuovo" campo vecchio

Sabato 6 gennaio la riapertura del Francesco Di Liddo

martedì 2 gennaio 2018 16.42
A cura di Vito Troilo
Sarà riconsegnato alla collettività sabato 6 gennaio, nel corso di una cerimonia i cui dettagli sono in preparazione, il rinnovato campo "Francesco Di Liddo" di via Cavour.

La storica casa del calcio e dello sport biscegliese è stata finalmente dotata di una superficie di gioco in erba sintetica, sulla quale sarà presto possibile assistere agli incontri di tutti i campionati regionali di calcio, a cominciare dalle partite casalinghe dell'Unione nel torneo di Eccellenza pugliese.

Il bando di gara per i lavori di riqualificazione dell'impianto, per un importo di 490 mila euro, è stato aperto nel giugno 2016, secondo il progetto validato dagli organi competenti nell'aprile precedente, con la previsione di procedere a partire da luglio. Intoppi burocratici non hanno consentito l'effettuazione degli interventi prefissati (tra cui la realizzazione di un'area bar e un non meglio precisato centro aggregazione), ragione per cui lo scorso 15 marzo l'amministrazione comunale, allora guidata da Francesco Spina, ha presentato un nuovo piano operativo, del valore di 595 mila euro, per la posa in opera del terreno in sintetico, l'allargamento del corpo di fabbrica per portare a quattro il numero degli spogliatoi riservati agli atleti, oltre quelli per gli arbitri e la realizzazione di un locale di infermeria e primo soccorso, l'allestimento di una gradinata per 581 posti a sedere complessivi più quattro posti riservati a utenti diversamente abili, il ripristino della biglietteria e dei due storici ingressi di via Massimo D'Azeglio e via Filangieri (lato via Giovanni Bovio).

L'impegno a dotare la struttura di uno spazio rialzato coperto, sul lato delle due panchine, per consentire a giornalisti e operatori di lavorare senza correre il rischio di mettere a repentaglio le attrezzature esponendole alle intemperie (come accade spesso, tristemente, ai colleghi costretti a sfidare pioggia e vento al "Manzi-Chiapulin" di Barletta per svolgere la loro professione) non è stato al momento rispettato. Il "nuovo" campo vecchio salterà fuori dalla calza della Befana col dolce di un sintetico all'avanguardia e l'indigesto carbone dell'ennesima dimostrazione di poca considerazione nei confronti di chi informa. C'è ancora tempo per rimediare, possibilmente senza piagnucolare e accusarci di fare solo polemica.