
Attualità
Asl Bt, presentati nove nuovi direttori di strutture operative ospedaliere e territoriali
Fra di essi Sergio Carbonara, che dirigerà il reparto di malattie infettive dell'ospedale di Bisceglie
BAT - sabato 6 luglio 2019
12.17
Nove nuovi direttori di strutture operative ospedaliere e territoriali di competenza della Asl Bt sono stati presentati nei giorni scorsi. «Questo è un momento molto importante per noi perché la precisa definizione dei ruoli in una organizzazione tanto complessa come la sanità, significa qualificare le responsabilità, avere una organizzazione manageriale e gestionale di riferimento, creare punti di certezza. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto dalla nostra Area del personale ancora impegnata in altre procedure concorsuali che a breve porteranno alla nomina di altri direttori di unità operative» ha dichiarato il direttore generale Alessandro Delle Donne.
«Con ciascuno dei nuovi direttori abbiamo definito progetti di miglioramento, valutato le opportunità di riqualificazione delle attività e creato un dialogo collaborativo. Facciamo tutti parte della stessa squadra e la loro presentazione è anche un momento di confronto con tutti gli altri direttori di unità operativa: la sanità può crescere, può aspirare a dare sempre più opportunità di cura solo quando si lavora in un clima di scambio delle competenze e delle professionalità. A ognuno di loro, alle loro equipe vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro» ha aggiunto.
«Siamo riusciti ad attirare eccellenze anche da fuori regione questo significa che siamo diventati ancora più attrattivi, che il nostro è un terreno importante di coltura scientifica e clinica. A conferma di ciò ci sono anche i dati del Piano nazionale esiti che mostrano una crescita verticale della nostra Asl. Attraverso l'inserimento di nuovi skill professionali stiamo mettendo un tassello importante in un quadro strategico finalizzato a migliorare i processi e le funzioni e quindi a erogare prestazioni caratterizzate da innovazione tecnologica e scientifica». «Il capitale umano per la nostra Asl è diventato il bene strumentale più importante. Stiamo facendo un investimento mirato che sta dando già ottimi risultati» ha concluso Delle Donne.
Tra le nove figure presentate anche il dottor Sergio Carbonara, direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale civile "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, in ruolo dal 1988, responsabile dal 2017 dell'unità operativa diagnostica e terapia antimicrobica del Policlinico di Bari, docente universitario, autore di oltre 180 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali riguardo argomenti di interesse infettivologico e in particolare microbiologia clinica, infezione da Hiv e tubercolosi.
«La sfida posta dalle patologie infettive è divenuta negli ultimi anni progressivamente più ardua. I pazienti sono sempre più fragili e più suscettibili alle infezioni, i germi sono sempre più difficili da contrastare, il fenomeno delle infezioni ospedaliere, sia farmacosensibili che farmacoresistenti, è nella maggior parte del nostro paese ancora molto diffuso e ben lungi dall'essere adeguatamente controllato. La risposta alla sfida per contrastare queste patologie sempre più complesse e difficili da trattare, per essere di successo, deve poter contare su un approccio sempre più fine e ultraspecialistico. Per tutto questo sono necessarie competenze specifiche, formazione, ma anche duro lavoro (di squadra multidisciplinare e coordinato), ma soprattutto la capacità di riuscire ad ottenere il massimo risultato a fronte di risorse notoriamente sempre troppo inferiori a quelle richieste» ha dichiarato.
Oltre a Sergio Carbonara, sono stati presentati Tiziano Pio Valentino (direttore Mecau ospedale di Andria), Giuseppe Cataldi (direttore anestesia e rianimazione ospedale di Barletta), Luigi Cormio, direttore urologia ospedale di Andria, Gennaro Gadaleta, direttore oncologia ospedale di Barletta, Giuseppe Cuccorese (direttore unità operative medicina interna ospedale di Barletta), Baldassarre Martire (direttore unità operativa pediatria ospedale di Barletta), Raffaello Bellino, direttore spesal dipartimento di prevenzione Asl Bt, e Francesca Cuonzo, dipartimento di riabilitazione Asl Bt.
«Con ciascuno dei nuovi direttori abbiamo definito progetti di miglioramento, valutato le opportunità di riqualificazione delle attività e creato un dialogo collaborativo. Facciamo tutti parte della stessa squadra e la loro presentazione è anche un momento di confronto con tutti gli altri direttori di unità operativa: la sanità può crescere, può aspirare a dare sempre più opportunità di cura solo quando si lavora in un clima di scambio delle competenze e delle professionalità. A ognuno di loro, alle loro equipe vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro» ha aggiunto.
«Siamo riusciti ad attirare eccellenze anche da fuori regione questo significa che siamo diventati ancora più attrattivi, che il nostro è un terreno importante di coltura scientifica e clinica. A conferma di ciò ci sono anche i dati del Piano nazionale esiti che mostrano una crescita verticale della nostra Asl. Attraverso l'inserimento di nuovi skill professionali stiamo mettendo un tassello importante in un quadro strategico finalizzato a migliorare i processi e le funzioni e quindi a erogare prestazioni caratterizzate da innovazione tecnologica e scientifica». «Il capitale umano per la nostra Asl è diventato il bene strumentale più importante. Stiamo facendo un investimento mirato che sta dando già ottimi risultati» ha concluso Delle Donne.
Tra le nove figure presentate anche il dottor Sergio Carbonara, direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale civile "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, in ruolo dal 1988, responsabile dal 2017 dell'unità operativa diagnostica e terapia antimicrobica del Policlinico di Bari, docente universitario, autore di oltre 180 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali riguardo argomenti di interesse infettivologico e in particolare microbiologia clinica, infezione da Hiv e tubercolosi.
«La sfida posta dalle patologie infettive è divenuta negli ultimi anni progressivamente più ardua. I pazienti sono sempre più fragili e più suscettibili alle infezioni, i germi sono sempre più difficili da contrastare, il fenomeno delle infezioni ospedaliere, sia farmacosensibili che farmacoresistenti, è nella maggior parte del nostro paese ancora molto diffuso e ben lungi dall'essere adeguatamente controllato. La risposta alla sfida per contrastare queste patologie sempre più complesse e difficili da trattare, per essere di successo, deve poter contare su un approccio sempre più fine e ultraspecialistico. Per tutto questo sono necessarie competenze specifiche, formazione, ma anche duro lavoro (di squadra multidisciplinare e coordinato), ma soprattutto la capacità di riuscire ad ottenere il massimo risultato a fronte di risorse notoriamente sempre troppo inferiori a quelle richieste» ha dichiarato.
Oltre a Sergio Carbonara, sono stati presentati Tiziano Pio Valentino (direttore Mecau ospedale di Andria), Giuseppe Cataldi (direttore anestesia e rianimazione ospedale di Barletta), Luigi Cormio, direttore urologia ospedale di Andria, Gennaro Gadaleta, direttore oncologia ospedale di Barletta, Giuseppe Cuccorese (direttore unità operative medicina interna ospedale di Barletta), Baldassarre Martire (direttore unità operativa pediatria ospedale di Barletta), Raffaello Bellino, direttore spesal dipartimento di prevenzione Asl Bt, e Francesca Cuonzo, dipartimento di riabilitazione Asl Bt.