
Attualità
Legambiente critica la raccolta porta a porta: «Non è proprio cominciata»
«Non sarebbe stato meglio partire quando si era pronti davvero?»
Bisceglie - sabato 7 marzo 2020
Dura reprimenda del circolo biscegliese di Legambiente sulla situazione del servizio di igiene urbana.
«La raccolta porta a porta è iniziata male, malissimo, anzi, non è proprio incominciata.
Dopo i proclami e le autocelebrazioni che sbandieravano un'organizzazione quasi perfetta, e un'informazione capillare (tre incontri in una chiesa! ) per comunicare sul modo corretto di differenziare, i quartieri si sono riempiti di rifiuti» hanno sostenuto i referenti cittadini dell'organizzazione ambientalista.
«Invece di ritirare i bidoni "da 240", permettendo ai cittadini di consegnare le frazioni nei nuovi mastelli, per giorni non si è neppure raccolto ciò che era stato depositato prima del 2 marzo. E si continua.
Giovedì, qualcosa si è vista: hanno fatto sparire alcuni contenitori dai condomini.
Qualcuno penserà che avranno, come logica vuole, ritirato l'umido o l'indifferenziato, le frazioni cioè più "instabili", sporche e... puzzolenti.
E invece no, cosa hanno ritirato per prima? La carta!
Venerdì, invece hanno riposato...
E mentre la gente, trovando ancora i vecchi contenitori, un po' per comodità e un po' per dubbio, continua ad ammontonare rifiuti e rifiuti che, giocoforza si mischiano e crescono, nessuno si preoccupa di risolvere il problema. Lo schifo, più che altro.
Quello che, alla fine della fiera, risalta ancora più dei quartieri sommersi da tonnellate di rifiuti in disfacimento è la mancanza della capacità di gestione della trasformazione dell'azienda di controllo e intervento tempestivo dell'amministrazione comunale.
Speriamo ardentemente di essere smentiti da giustificazioni motivate: chiederemmo scusa.
Nel frattempo una domanda: non sarebbe stato meglio cominciare quando si era pronti davvero?».
«La raccolta porta a porta è iniziata male, malissimo, anzi, non è proprio incominciata.
Dopo i proclami e le autocelebrazioni che sbandieravano un'organizzazione quasi perfetta, e un'informazione capillare (tre incontri in una chiesa! ) per comunicare sul modo corretto di differenziare, i quartieri si sono riempiti di rifiuti» hanno sostenuto i referenti cittadini dell'organizzazione ambientalista.
«Invece di ritirare i bidoni "da 240", permettendo ai cittadini di consegnare le frazioni nei nuovi mastelli, per giorni non si è neppure raccolto ciò che era stato depositato prima del 2 marzo. E si continua.
Giovedì, qualcosa si è vista: hanno fatto sparire alcuni contenitori dai condomini.
Qualcuno penserà che avranno, come logica vuole, ritirato l'umido o l'indifferenziato, le frazioni cioè più "instabili", sporche e... puzzolenti.
E invece no, cosa hanno ritirato per prima? La carta!
Venerdì, invece hanno riposato...
E mentre la gente, trovando ancora i vecchi contenitori, un po' per comodità e un po' per dubbio, continua ad ammontonare rifiuti e rifiuti che, giocoforza si mischiano e crescono, nessuno si preoccupa di risolvere il problema. Lo schifo, più che altro.
Quello che, alla fine della fiera, risalta ancora più dei quartieri sommersi da tonnellate di rifiuti in disfacimento è la mancanza della capacità di gestione della trasformazione dell'azienda di controllo e intervento tempestivo dell'amministrazione comunale.
Speriamo ardentemente di essere smentiti da giustificazioni motivate: chiederemmo scusa.
Nel frattempo una domanda: non sarebbe stato meglio cominciare quando si era pronti davvero?».