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Il Ponte dell'Almà
Capitolo nono
"Il Ponte dell'Almà", il nuovo romanzo a puntate del dott. Antonio Marzano
domenica 16 novembre 2025
È omertosa la mia città?
Non posso cadere nella fobia di pensare di essere circondato da un coacervo di persone inclini al delitto.
Non è possibile.
Mauro ha forse esagerato, forse si è espresso male, forse non era quello che voleva dire, forse ho capito male io..forse..forse..
ma devo pur iniziare da qualcuno..
devo fare i primi passi con circospezione ma anche con le spalle coperte.
Devo parlare con il mio amico Vice Questore che per alcuni anni è stato a capo della Questura di Barletta, si devo parlare con lui.
È trascorsa circa un'ora da quando sono venuto qui in campagna del Nonno a rifugiarmi. E nonostante l'ombra dei pini, nonostante la brezza del mare, comincio a sentire un rivolo di sudore lungo la schiena.
È il caldo di luglio o è la tensione che mi attanaglia?
Riprendo il cellulare e richiamo Ottavio; lo lascio squillare parecchie volte ma non risponde fino a quando parte la segreteria telefonica: << Ottavio dobbiamo vederci..devo farti alcune domande e spero tu voglia rispondere, altrimenti ..faccio un passo indietro>>.
Prima di risalire in auto controllo il mio cellulare e mi rassicuro che ho il numero del Vicequestore. Ma per il momento decido di non telefonare. Devo essere prudente, devo avere degli elementi precisi in mano, per poter confrontarmi con il mio amico.
Rischio altrimenti di non essere preso sul serio.
Lungo la strada che mi riporta a casa, cerco di liberarmi da questa tensione. Sono sicuro che mia moglie si accorgerà del cambiamento del mio stato d' animo. Mi farà domande ed io non sono certo che sia una buona idea metterla al corrente. Devo essere pronto alle sue rampognate..eppure..eppure..mi dirà che non è compito mio intetessarmi di questa storia. Dirà: ora è tempo di andare al mare,di prendere il sole, di stare tranquilli..di non pensare più alla storia di prima..ormai quella è acqua passata.
Ha ragione..si ha sicuramente ragione..e se i dubbi di Ottavio fossero fondati!?
Allo stabilimento balneare incontrerò il Giudice ..si mi è venuto proprio ora in mente.. incontrerò il Giudice Saracco, Giovanni Saracco.
Dovrò cogliere l'occasione propizia per iniziare a parlare di questa storia cosi, per inciso. Magari perché ho riconosciuto in giro i figli di Ottavio accompagnati dalla zia materna ed è stata proprio la signora Dina che si è fermata ; ha voluto salutarmi ed a quel punto io manifesterò cosi tutto il mio dispiacere per la infelice condizione dei due bambini e parlerò di quanto mi sia meravigliato e dispiaciuto dell'insano gesto della mamma.
Spero che il giudice sappia qualcosa e ne voglia parlare, perché anche lui è in pensione.
E comunque dovrò rintracciare la signora Dina, si devo parlare anche con lei..ricordo che in qualche occasione è venuta in studio con la sorella. Di certo dovrebbe avere qualcosa da dire.. è impossibile che anche lei non si sia fatta una sua personale idea di questa storia.
Arrivato a casa, mi preparo, mentre mia moglie mi aspetta impaziente, prendiamo la moto e andiamo al mare.
Per fortuna almeno per il momento lei non si accorge di niente, ma prima o poi dovrò metterla al corrente.
Ed Emanuele il caro amico Maresciallo dei Carabinieri..mi era passato di mente.. Emanuele dovrà darmi delle informazioni. È impossibile che non ne sappia nulla o peggio non ne voglia parlare. Me lo deve, non foss'altro perché ho seguito le sue figlie fin dalla nascita.
Il mare è una tavola e dall'alto della terrazza delllo stabilimento balneare si domina la riviera di levante con il grande golfo di Salsello. Il nostro mare brulica di bagnanti. All'orizzonte quelle che sembrano piccole imbarcazioni bianche..sono lontane,molto lontane,forse sono dirette in Croazia?
Ma non è cosi,la traversata dell'Adriatico non si può fare con una piccola barca da diporto, e di certo non si può navigare a quest' ora con il sole che picchia sulla testa. Chiederò al mio amico Ernesto; lui la conosce bene la rotta per la Croazia, perché ci và tutte le estati nel mese di agosto..e se non ricordo male, Ernesto va sempre nell'isola di Lassovo..si chiederò a lui..e non solo di Lassovo.
Non posso cadere nella fobia di pensare di essere circondato da un coacervo di persone inclini al delitto.
Non è possibile.
Mauro ha forse esagerato, forse si è espresso male, forse non era quello che voleva dire, forse ho capito male io..forse..forse..
ma devo pur iniziare da qualcuno..
devo fare i primi passi con circospezione ma anche con le spalle coperte.
Devo parlare con il mio amico Vice Questore che per alcuni anni è stato a capo della Questura di Barletta, si devo parlare con lui.
È trascorsa circa un'ora da quando sono venuto qui in campagna del Nonno a rifugiarmi. E nonostante l'ombra dei pini, nonostante la brezza del mare, comincio a sentire un rivolo di sudore lungo la schiena.
È il caldo di luglio o è la tensione che mi attanaglia?
Riprendo il cellulare e richiamo Ottavio; lo lascio squillare parecchie volte ma non risponde fino a quando parte la segreteria telefonica: << Ottavio dobbiamo vederci..devo farti alcune domande e spero tu voglia rispondere, altrimenti ..faccio un passo indietro>>.
Prima di risalire in auto controllo il mio cellulare e mi rassicuro che ho il numero del Vicequestore. Ma per il momento decido di non telefonare. Devo essere prudente, devo avere degli elementi precisi in mano, per poter confrontarmi con il mio amico.
Rischio altrimenti di non essere preso sul serio.
Lungo la strada che mi riporta a casa, cerco di liberarmi da questa tensione. Sono sicuro che mia moglie si accorgerà del cambiamento del mio stato d' animo. Mi farà domande ed io non sono certo che sia una buona idea metterla al corrente. Devo essere pronto alle sue rampognate..eppure..eppure..mi dirà che non è compito mio intetessarmi di questa storia. Dirà: ora è tempo di andare al mare,di prendere il sole, di stare tranquilli..di non pensare più alla storia di prima..ormai quella è acqua passata.
Ha ragione..si ha sicuramente ragione..e se i dubbi di Ottavio fossero fondati!?
Allo stabilimento balneare incontrerò il Giudice ..si mi è venuto proprio ora in mente.. incontrerò il Giudice Saracco, Giovanni Saracco.
Dovrò cogliere l'occasione propizia per iniziare a parlare di questa storia cosi, per inciso. Magari perché ho riconosciuto in giro i figli di Ottavio accompagnati dalla zia materna ed è stata proprio la signora Dina che si è fermata ; ha voluto salutarmi ed a quel punto io manifesterò cosi tutto il mio dispiacere per la infelice condizione dei due bambini e parlerò di quanto mi sia meravigliato e dispiaciuto dell'insano gesto della mamma.
Spero che il giudice sappia qualcosa e ne voglia parlare, perché anche lui è in pensione.
E comunque dovrò rintracciare la signora Dina, si devo parlare anche con lei..ricordo che in qualche occasione è venuta in studio con la sorella. Di certo dovrebbe avere qualcosa da dire.. è impossibile che anche lei non si sia fatta una sua personale idea di questa storia.
Arrivato a casa, mi preparo, mentre mia moglie mi aspetta impaziente, prendiamo la moto e andiamo al mare.
Per fortuna almeno per il momento lei non si accorge di niente, ma prima o poi dovrò metterla al corrente.
Ed Emanuele il caro amico Maresciallo dei Carabinieri..mi era passato di mente.. Emanuele dovrà darmi delle informazioni. È impossibile che non ne sappia nulla o peggio non ne voglia parlare. Me lo deve, non foss'altro perché ho seguito le sue figlie fin dalla nascita.
Il mare è una tavola e dall'alto della terrazza delllo stabilimento balneare si domina la riviera di levante con il grande golfo di Salsello. Il nostro mare brulica di bagnanti. All'orizzonte quelle che sembrano piccole imbarcazioni bianche..sono lontane,molto lontane,forse sono dirette in Croazia?
Ma non è cosi,la traversata dell'Adriatico non si può fare con una piccola barca da diporto, e di certo non si può navigare a quest' ora con il sole che picchia sulla testa. Chiederò al mio amico Ernesto; lui la conosce bene la rotta per la Croazia, perché ci và tutte le estati nel mese di agosto..e se non ricordo male, Ernesto va sempre nell'isola di Lassovo..si chiederò a lui..e non solo di Lassovo.

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