
Calcio
Bisceglie, avanti con ambizione: confermato Baietti tra i pali. Arrivano De Luca e Adrian Castro
Conferma e investimento: il Bisceglie rafforza le fondamenta con scelte lucide tra presente e prospettiva
Bisceglie - giovedì 24 luglio 2025
10.44
Nel calcio, la parola "programmazione" è tra le più abusate. Ma quando diventa coerenza di scelte, investimento mirato e visione sul medio-lungo termine, si trasforma in identità. E il Bisceglie Calcio 1913, con il lavoro della sua dirigenza, continua a dimostrarlo ogni giorno.
La conferma di Francesco Baietti tra i pali e l'arrivo del giovane difensore Francesco De Luca sono due facce della stessa medaglia: un progetto che tiene insieme affidabilità e crescita, esperienza e prospettiva, concretezza e ambizione.
Il portiere campano classe 2003 è diventato in meno di un anno una delle certezze più solide della rosa nerazzurra. Dal debutto a Racale nell'ottobre 2024, con un clean sheet che avrebbe anticipato una stagione da protagonista, Baietti ha costruito un rendimento da leader: 15 partite senza subire gol su 30 giocate, una media che parla da sé. Ma non sono solo i numeri a definirlo. È il modo in cui ha saputo guadagnarsi fiducia, consolidare la propria presenza nello spogliatoio, diventare punto di riferimento per i compagni. Reattivo tra i pali, sicuro nelle uscite e moderno nel gioco coi piedi, Baietti è stato — e sarà ancora — il primo costruttore del gioco nerazzurro.
A dare equilibrio a un gruppo serve anche l'energia della gioventù, e in questo senso l'innesto di Francesco De Luca è un tassello di intelligenza gestionale. Classe 2006, già abituato al confronto con i grandi nella scorsa stagione a Capurso, il difensore arriva per crescere ma anche per contribuire subito, sfruttando la regola degli Under e offrendo duttilità in tutte le zone della retroguardia. È giovane, sì, ma arriva già strutturato: scuola Altamura, il passo nelle gambe e la testa ben indirizzata. Sarà uno dei profili su cui mister Di Meo potrà lavorare per consolidare un assetto che punti alla stabilità tecnica e al rinnovamento armonico.
E poi c'è il colpo che impreziosisce il centrocampo. Adrian Castro, andaluso di Pinos Puente classe 1997, è una pedina di valore che porta con sé un bagaglio tecnico raffinato e una visione di gioco maturata tra Spagna e Italia. Regista, mezzala o trequartista, può essere il metronomo o l'uomo dell'ultimo passaggio, a seconda delle esigenze. Il Bisceglie lo ha voluto con determinazione, superando una concorrenza agguerrita: il suo ritorno in Puglia – dopo le esperienze a Manduria, Canosa e Tivoli – ha il sapore di una sfida importante, da vincere con personalità.
Il Bisceglie, dunque, costruisce. E lo fa partendo da ciò che funziona — come Baietti — e aggiungendo con intelligenza — come De Luca e Castro. Non servono proclami, ma lavoro e visione. E in un campionato competitivo come quello di Eccellenza pugliese, è proprio questa la differenza che può fare la differenza. Un'identità si misura anche dalle scelte che non fanno rumore, ma che fanno la squadra. E questo Bisceglie, passo dopo passo, sta scegliendo di diventare davvero qualcosa di più di una semplice formazione: sta diventando un progetto.
La conferma di Francesco Baietti tra i pali e l'arrivo del giovane difensore Francesco De Luca sono due facce della stessa medaglia: un progetto che tiene insieme affidabilità e crescita, esperienza e prospettiva, concretezza e ambizione.
Il portiere campano classe 2003 è diventato in meno di un anno una delle certezze più solide della rosa nerazzurra. Dal debutto a Racale nell'ottobre 2024, con un clean sheet che avrebbe anticipato una stagione da protagonista, Baietti ha costruito un rendimento da leader: 15 partite senza subire gol su 30 giocate, una media che parla da sé. Ma non sono solo i numeri a definirlo. È il modo in cui ha saputo guadagnarsi fiducia, consolidare la propria presenza nello spogliatoio, diventare punto di riferimento per i compagni. Reattivo tra i pali, sicuro nelle uscite e moderno nel gioco coi piedi, Baietti è stato — e sarà ancora — il primo costruttore del gioco nerazzurro.
A dare equilibrio a un gruppo serve anche l'energia della gioventù, e in questo senso l'innesto di Francesco De Luca è un tassello di intelligenza gestionale. Classe 2006, già abituato al confronto con i grandi nella scorsa stagione a Capurso, il difensore arriva per crescere ma anche per contribuire subito, sfruttando la regola degli Under e offrendo duttilità in tutte le zone della retroguardia. È giovane, sì, ma arriva già strutturato: scuola Altamura, il passo nelle gambe e la testa ben indirizzata. Sarà uno dei profili su cui mister Di Meo potrà lavorare per consolidare un assetto che punti alla stabilità tecnica e al rinnovamento armonico.
E poi c'è il colpo che impreziosisce il centrocampo. Adrian Castro, andaluso di Pinos Puente classe 1997, è una pedina di valore che porta con sé un bagaglio tecnico raffinato e una visione di gioco maturata tra Spagna e Italia. Regista, mezzala o trequartista, può essere il metronomo o l'uomo dell'ultimo passaggio, a seconda delle esigenze. Il Bisceglie lo ha voluto con determinazione, superando una concorrenza agguerrita: il suo ritorno in Puglia – dopo le esperienze a Manduria, Canosa e Tivoli – ha il sapore di una sfida importante, da vincere con personalità.
Il Bisceglie, dunque, costruisce. E lo fa partendo da ciò che funziona — come Baietti — e aggiungendo con intelligenza — come De Luca e Castro. Non servono proclami, ma lavoro e visione. E in un campionato competitivo come quello di Eccellenza pugliese, è proprio questa la differenza che può fare la differenza. Un'identità si misura anche dalle scelte che non fanno rumore, ma che fanno la squadra. E questo Bisceglie, passo dopo passo, sta scegliendo di diventare davvero qualcosa di più di una semplice formazione: sta diventando un progetto.