Spina a tutto campo su incarico a Di Pierro e caso Sistema Garibaldi

«30 mila euro annui a un pensionato con tanti giovani senza lavoro». Sulla stagione teatrale: «Bruni tradito da persone che lo hanno preso in giro»

venerdì 21 gennaio 2022 10.00
«La "Svolta" è alle prese con gli ultimi giorni di Pompei: teatro a te, staff a me». Queste le parole con cui l'ex Sindaco di Bisceglie Francesco Spina ha riassunto, brevemente, la sua posizione in merito alle recenti vicissitudini in città.

«Con determina n° 29 del 2022 è stato stabilito in oltre 30 mila euro all'anno il compenso al professor Mauro Di Pierro, compagno di partito di Angarano che già fruisce della pensione» ha sottolineato Spina, a giudizio del quale «è stata cambiata la qualifica, da quella vietata di capo di gabinetto a quella di collaboratore semplice, per cercare di eludere il divieto, che però continua a persistere per i pensionati. Presto chiederemo parere all'Anac sulla questione. Uno schiaffo alla legge, alla dignità dei cittadini, che non rimarrà senza conseguenze per i divieti esistenti e per la presa in giro dei 25 ragazzi che hanno perso tempo partecipando alla "finta" selezione pubblica indetta da Angarano» ha aggiunto. «E non è finita qui: Angarano si è riservato di conferire a Di Pierro poteri dirigenziali per poterne poi aumentare il compenso con la relativa indennità. Con tanti giovani senza lavoro a Bisceglie gli amici di Angarano si possono permettere privilegi, onori e addirittura doppi stipendi nel silenzio assordante del partito di appartenenza (attuale o antica?), il PD».

Netti anche i toni utilizzati riguardo il caso SistemaGaribaldi: «Carlo Bruni non ha sbagliato, ha solo pensato che quelli della "Svolta" fossero come il precedente sindaco Spina, che nel 2013 inventò SistemaGaribaldi con lui, non gli chiese assunzioni e lo lasciò libero di creare cultura. Si è fidato delle persone che dicevano di desiderare lo sviluppo culturale della città, che dichiaravano di sostenere SistemaGaribaldi ma in verità volevano semplicemente sottometterlo alla loro volontà politica attingendone benefici personali e politici. Quelle persone lo hanno tradito, né più né meno di come hanno tradito il resto della città con le prese in giro più grandi della storia politica biscegliese».

Per Spina «Bisceglie è caduta in una trappola mortale, una cappa che soffoca la libertà delle persone, la cultura e le iniziative personali e imprenditoriali. Bisogna ora salvare la città, sperando che questi signori si rendano conto dei danni che stanno facendo non solo alle casse comunali ma soprattutto alle risorse culturali, sottomesse alla politica come mai era accaduto nella storia cittadina. I fermenti delle associazioni devono essere il punto di partenza: si riapra presto il teatro pubblico comunale perché dalla sua chiusura è partita la scientifica voglia omicida della cultura biscegliese e delle libere iniziative associative».