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Attualità
Consegnati i primi attestati agli Infermieri di famiglia e di comunità
Tiziana Dimatteo: "Siamo molto soddisfatti dei primi risultati di questo Corso"
Bisceglie - martedì 23 settembre 2025
16.11 Comunicato Stampa
Si è svolta stamane, presso la sala conferenze del Polo Universitario a Barletta, la cerimonia di consegna dei primi 42 attestati agli infermieri che hanno seguito il percorso di formazione sull'Infermiere di famiglia e di comunità (IFOC).
Il ruolo dell'infermiere di famiglia è strategico: operando direttamente sul territorio, assiste, educa e supporta nella gestione delle malattie croniche, migliorando la qualità della vita delle persone, in particolare di quelle più fragili.
"Siamo molto soddisfatti dei primi risultati di questo Corso - spiega Tiziana Dimatteo, Commissario Straordinario Asl Bt - perché questa figura professionale, non solo alleggerirà il carico sugli ospedali, ma contribuirà a migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini, in quanto sarà presente sul territorio per ascoltare i bisogni della popolazione, coordinare interventi sanitari e sociali e favorire una rete di sostegno tra istituzioni e famiglie. È, quindi, un passo avanti decisivo verso un modello di assistenza più integrato e umano, che metta al centro la persona e la comunità".
"Siamo orgogliosi di un percorso fondamentale - commenta Giuseppe Papagni, Presidente dell'Ordine degli infermieri della Bat - volto a fornire agli infermieri una formazione mirata e approfondita, rafforzando le competenze organizzative e gestionali necessarie per operare in un contesto di cura integrato tra ospedale e territorio. Un percorso di formazione in linea con le nuove normative che offrono all'infermiere di Famiglia e di Comunità, la possibilità di essere un elemento chiave per il rinnovamento del sistema sanitario, attraverso nuove competenze infermieristiche e nuovi strumenti tecnici e pratici. Il ruolo dell'infermiere di famiglia è strategico, ringrazio la Direzione dell'Asl Bt per l'impegno profuso in questi mesi di formazione".
Questa dell'IFOC è un'importante iniziativa formativa che si inserisce nell'ambito delle recenti linee guida regionali e nazionali per potenziare la sanità di prossimità, garantendo cure più accessibili e personalizzate ed a seguito del Protocollo di Intesa tra Asl Bt ed OPI BAT relativo al Piano formativo, licenziato dalla Regione Puglia su proposta degli OPI di Puglia e perfezionato dal Dipartimento della salute.
Molti i temi trattati dai docenti durante il Corso, tra cui azioni di sanità pubblica: prevenzione primaria, secondaria, terziaria e quaternaria; il Piano nazione per le cronicità 2020-2025; investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita; modelli organizzativi; leggere una comunità: profilo demografico, dei servizi, istituzionale; coinvolgimento della persona assistita.
In tutto, attraverso altri due moduli, saranno 126 gli infermieri formati in 3 edizioni del Corso per un totale di 220 ore, di cui 100 ore di formazione frontale, 100 ore di formazione sul campo svolta nei distretti socio-sanitari e 20 ore per la redazione del project work.
Il ruolo dell'infermiere di famiglia è strategico: operando direttamente sul territorio, assiste, educa e supporta nella gestione delle malattie croniche, migliorando la qualità della vita delle persone, in particolare di quelle più fragili.
"Siamo molto soddisfatti dei primi risultati di questo Corso - spiega Tiziana Dimatteo, Commissario Straordinario Asl Bt - perché questa figura professionale, non solo alleggerirà il carico sugli ospedali, ma contribuirà a migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini, in quanto sarà presente sul territorio per ascoltare i bisogni della popolazione, coordinare interventi sanitari e sociali e favorire una rete di sostegno tra istituzioni e famiglie. È, quindi, un passo avanti decisivo verso un modello di assistenza più integrato e umano, che metta al centro la persona e la comunità".
"Siamo orgogliosi di un percorso fondamentale - commenta Giuseppe Papagni, Presidente dell'Ordine degli infermieri della Bat - volto a fornire agli infermieri una formazione mirata e approfondita, rafforzando le competenze organizzative e gestionali necessarie per operare in un contesto di cura integrato tra ospedale e territorio. Un percorso di formazione in linea con le nuove normative che offrono all'infermiere di Famiglia e di Comunità, la possibilità di essere un elemento chiave per il rinnovamento del sistema sanitario, attraverso nuove competenze infermieristiche e nuovi strumenti tecnici e pratici. Il ruolo dell'infermiere di famiglia è strategico, ringrazio la Direzione dell'Asl Bt per l'impegno profuso in questi mesi di formazione".
Questa dell'IFOC è un'importante iniziativa formativa che si inserisce nell'ambito delle recenti linee guida regionali e nazionali per potenziare la sanità di prossimità, garantendo cure più accessibili e personalizzate ed a seguito del Protocollo di Intesa tra Asl Bt ed OPI BAT relativo al Piano formativo, licenziato dalla Regione Puglia su proposta degli OPI di Puglia e perfezionato dal Dipartimento della salute.
Molti i temi trattati dai docenti durante il Corso, tra cui azioni di sanità pubblica: prevenzione primaria, secondaria, terziaria e quaternaria; il Piano nazione per le cronicità 2020-2025; investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita; modelli organizzativi; leggere una comunità: profilo demografico, dei servizi, istituzionale; coinvolgimento della persona assistita.
In tutto, attraverso altri due moduli, saranno 126 gli infermieri formati in 3 edizioni del Corso per un totale di 220 ore, di cui 100 ore di formazione frontale, 100 ore di formazione sul campo svolta nei distretti socio-sanitari e 20 ore per la redazione del project work.