
Attualità
Di Leo: «Le mie idee per far ripartire il turismo a Bisceglie»
«Il Comune offra un pernotto a chi soggiorna in una struttura ricettiva in città»
Bisceglie - lunedì 18 maggio 2020
12.20
«Presento al sindaco Angelantonio Angarano e all'amministrazione comunale una mia proposta che ritengo possa esser utile in un momento delicato come questo» ha esordito così Marco Di Leo, candidato nella lista civica Bisceglie d'Amare alle ultime elezioni del 2018.
«Secondo le stime elaborate dal "dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia", nel 2019 abbiamo assistito a Bisceglie a una diminuzione delle presenze, degli arrivi e, conseguentemente, del tempo di permanenza degli stessi turisti nelle nostre strutture ricettive. È facile immaginare come questo abbia potuto dar vita a situazioni di disagio per quella parte del tessuto economico-commerciale della nostra città che si occupa proprio di turismo» ha sottolineato.
«L'arresto dei flussi a partire da marzo rischia di compromettere la stagione estiva. Il Governo ha inserito nuove forme di incentivazione da erogare per rilanciare il settore. Infatti, nel decreto rilancio è riconosciuto un credito (fino a un massimo di 500 euro) per nuclei familiari, con Isee non superiore a 40mila euro, utilizzabile dal 1 luglio al 31 dicembre per il pagamento di servizi offerti, in ambito nazionale, dalle imprese turistico-ricettive e dai B&B».
«Invito l'attuale amministrazione a istituire un voucher "Benvenuti a Bisceglie", utile a incrementare il numero di presenze turistiche e la relativa durata del soggiorno: una "notte" offerta dal Comune, in seguito al pernotto, in una struttura ricettiva biscegliese, di minimo due notti. La stessa iniziativa è stata già realizzata presso numerosi comuni della Regione Sicilia e nella città di Firenze. A Bisceglie il turismo stenta a decollare. Le cause sono molteplici: la bassa permanenza media (2 giorni), la bassa fidelizzazione della clientela nazionale e internazionale, il basso livello di destagionalizzazione, il basso tasso di occupazione dei letti nelle strutture ricettive, la scarsa programmazione a lungo termine e l'elevata quota di sommerso a causa dell'importante presenza di "seconde case"» ha proposto.
«Confido che quest'idea non resti inascoltata, rendendomi disponibile alla mia solita condivisione di idee e proposte per il bene dell'intera comunità e non solo di parti di essa» ha concluso Di Leo.
«Secondo le stime elaborate dal "dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia", nel 2019 abbiamo assistito a Bisceglie a una diminuzione delle presenze, degli arrivi e, conseguentemente, del tempo di permanenza degli stessi turisti nelle nostre strutture ricettive. È facile immaginare come questo abbia potuto dar vita a situazioni di disagio per quella parte del tessuto economico-commerciale della nostra città che si occupa proprio di turismo» ha sottolineato.
«L'arresto dei flussi a partire da marzo rischia di compromettere la stagione estiva. Il Governo ha inserito nuove forme di incentivazione da erogare per rilanciare il settore. Infatti, nel decreto rilancio è riconosciuto un credito (fino a un massimo di 500 euro) per nuclei familiari, con Isee non superiore a 40mila euro, utilizzabile dal 1 luglio al 31 dicembre per il pagamento di servizi offerti, in ambito nazionale, dalle imprese turistico-ricettive e dai B&B».
«Invito l'attuale amministrazione a istituire un voucher "Benvenuti a Bisceglie", utile a incrementare il numero di presenze turistiche e la relativa durata del soggiorno: una "notte" offerta dal Comune, in seguito al pernotto, in una struttura ricettiva biscegliese, di minimo due notti. La stessa iniziativa è stata già realizzata presso numerosi comuni della Regione Sicilia e nella città di Firenze. A Bisceglie il turismo stenta a decollare. Le cause sono molteplici: la bassa permanenza media (2 giorni), la bassa fidelizzazione della clientela nazionale e internazionale, il basso livello di destagionalizzazione, il basso tasso di occupazione dei letti nelle strutture ricettive, la scarsa programmazione a lungo termine e l'elevata quota di sommerso a causa dell'importante presenza di "seconde case"» ha proposto.
«Confido che quest'idea non resti inascoltata, rendendomi disponibile alla mia solita condivisione di idee e proposte per il bene dell'intera comunità e non solo di parti di essa» ha concluso Di Leo.