
Attualità
Festa patronale, i giostrai: «Meglio Conca dei monaci che Sant'Andrea»
La rappresentante dello Snav Maxia: «Il nostro progetto è stato respinto senza valide motivazioni»
Bisceglie - martedì 6 agosto 2019
17.22
Un progetto completo di tutte le accortezze necessarie, presentato il 22 luglio. Una risposta all'istanza, quattro giorni più tardi, ritenuta dai proponenti quantomeno bizzarra. La scelta dell'ubicazione del luna park nei giorni della festa patronale di Bisceglie è tutt'altro che chiara e poco comprensibile, secondo quanto sostenuto da Maria Stella Maxia, rappresentante regionale dello Snav (sindacato nazionale attrazionisti viaggianti) affiliato alla Cgil.
I giostrai, in sostanza, avrebbero preferito la collocazione in zona Conca dei monaci, già adottata nel 2018, alla decisione di spostare le carovane e le attrazioni nel quartiere Sant'Andrea, in un terreno tra via Santa Chiara d'Assisi e carrara Finizia. «I motivi? Diversi, a cominciare dal puro aspetto economico: siamo convinti che gli incassi sarebbero stati superiori a Conca dei monaci» ha spiegato Maxia, sottolineando la distanza, piuttosto notevole, tra le varie location cruciali della festa.
«Le giostre in zona Sant'Andrea? Una soluzione impopolare e che fa acqua da tutte le parti: toccherà adeguarsi ma controvoglia, per salvaguardare le esigenze delle famiglie degli associati».
La proposta di installazione del luna park in via della libertà avrebbe consentito l'allestimento di ben 58 attrazioni, ciascuna delle quali collocate in uno spazio prefissato, e dato la possibilità, agli utenti, di fruire dei servizi igienici; prevista, fra l'altro, una notevole fascia di rispetto dal muro del cimitero, attraverso la quale le postazioni dei giostrai sarebbero rimaste a debita distanza dal camposanto. «Ci saremmo impegnati anche a tenere il volume della musica più basso del solito, rendendoci conto di essere nelle vicinanze di un luogo sacro» ha sottolineato la referente regionale Snav. «Siamo lavoratori ma soprattutto persone coscienziose: diamo rispetto e lo pretendiamo» ha aggiunto. «Sarebbe stato meglio per tutti restare a Conca dei monaci: penso anche ai disagi per la viabilità che saranno inevitabili per i residenti del quartiere Sant'Andrea».
Lascia oggettivamente perplessi il contenuto della nota n° 33590/V della ripartizione servizi e patrimonio del comune di Bisceglie, con cui, il 26 luglio scorso, il caposervizio e il dirigente del Suap - sportello unico attività produttive - hanno risposto all'istanza corredata di progetto, respingendola «in quanto l'amministrazione ha espresso "indirizzo non favorevole considerata la precedente richiesta e le motivazioni addotte dal Comitato Diocesano Feste Patronali"».
Maxia ritiene che questo significhi, in pratica, un "cedimento" dell'amministrazione a quanto "stabilito" dal Comitato feste patronali. Scritto così, in effetti, il rigetto si presta a interpretazioni di varia natura che sarebbe opportuno chiarire, nell'interesse pubblico.
«Questo diniego non ha una motivazione tecnica e non si comprende come, a fronte della richiesta di un comitato, il comune di Bisceglie nelle persone di due suoi dipendenti faccia espressamente riferimento alle motivazioni - tra l'altro non espresse nella risposta - fornite da un comitato che, a quanto ne sappiamo, non avrebbe esposto alcun parere tecnico sul sito di Conca dei monaci» ha evidenziato, chiedendo di conoscere nel concreto le ragioni del respingimento dell'istanza, anche attraverso un parere dell'ufficio tecnico comunale. «In caso contrario sarà inevitabile adire le vie legali» ha concluso Maria Stella Maxia, amareggiata per quella che ritiene «un'occasione mancata di confronto con l'amministrazione e soprattutto di ascolto delle necessità degli operatori del settore. In ogni caso mi auguro dal profondo del cuore che la festa possa avere un esito positivo per gli incassi dei gestori delle postazioni e mi appello alla sensibilità dei biscegliesi e dei tanti che giungeranno dalle città vicine».
I giostrai, in sostanza, avrebbero preferito la collocazione in zona Conca dei monaci, già adottata nel 2018, alla decisione di spostare le carovane e le attrazioni nel quartiere Sant'Andrea, in un terreno tra via Santa Chiara d'Assisi e carrara Finizia. «I motivi? Diversi, a cominciare dal puro aspetto economico: siamo convinti che gli incassi sarebbero stati superiori a Conca dei monaci» ha spiegato Maxia, sottolineando la distanza, piuttosto notevole, tra le varie location cruciali della festa.
«Le giostre in zona Sant'Andrea? Una soluzione impopolare e che fa acqua da tutte le parti: toccherà adeguarsi ma controvoglia, per salvaguardare le esigenze delle famiglie degli associati».
La proposta di installazione del luna park in via della libertà avrebbe consentito l'allestimento di ben 58 attrazioni, ciascuna delle quali collocate in uno spazio prefissato, e dato la possibilità, agli utenti, di fruire dei servizi igienici; prevista, fra l'altro, una notevole fascia di rispetto dal muro del cimitero, attraverso la quale le postazioni dei giostrai sarebbero rimaste a debita distanza dal camposanto. «Ci saremmo impegnati anche a tenere il volume della musica più basso del solito, rendendoci conto di essere nelle vicinanze di un luogo sacro» ha sottolineato la referente regionale Snav. «Siamo lavoratori ma soprattutto persone coscienziose: diamo rispetto e lo pretendiamo» ha aggiunto. «Sarebbe stato meglio per tutti restare a Conca dei monaci: penso anche ai disagi per la viabilità che saranno inevitabili per i residenti del quartiere Sant'Andrea».
Lascia oggettivamente perplessi il contenuto della nota n° 33590/V della ripartizione servizi e patrimonio del comune di Bisceglie, con cui, il 26 luglio scorso, il caposervizio e il dirigente del Suap - sportello unico attività produttive - hanno risposto all'istanza corredata di progetto, respingendola «in quanto l'amministrazione ha espresso "indirizzo non favorevole considerata la precedente richiesta e le motivazioni addotte dal Comitato Diocesano Feste Patronali"».
Maxia ritiene che questo significhi, in pratica, un "cedimento" dell'amministrazione a quanto "stabilito" dal Comitato feste patronali. Scritto così, in effetti, il rigetto si presta a interpretazioni di varia natura che sarebbe opportuno chiarire, nell'interesse pubblico.
«Questo diniego non ha una motivazione tecnica e non si comprende come, a fronte della richiesta di un comitato, il comune di Bisceglie nelle persone di due suoi dipendenti faccia espressamente riferimento alle motivazioni - tra l'altro non espresse nella risposta - fornite da un comitato che, a quanto ne sappiamo, non avrebbe esposto alcun parere tecnico sul sito di Conca dei monaci» ha evidenziato, chiedendo di conoscere nel concreto le ragioni del respingimento dell'istanza, anche attraverso un parere dell'ufficio tecnico comunale. «In caso contrario sarà inevitabile adire le vie legali» ha concluso Maria Stella Maxia, amareggiata per quella che ritiene «un'occasione mancata di confronto con l'amministrazione e soprattutto di ascolto delle necessità degli operatori del settore. In ogni caso mi auguro dal profondo del cuore che la festa possa avere un esito positivo per gli incassi dei gestori delle postazioni e mi appello alla sensibilità dei biscegliesi e dei tanti che giungeranno dalle città vicine».