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Cultura
Giovanni Impastato alle Vecchie Segherie Mastrototaro: "Mio fratello. Tutta una vita con Peppino"
La presentazione del suo nuovo libro su Impastato si è tenuta venerdì 30 maggio
Bisceglie - sabato 31 maggio 2025
13.17
Una storia di giustizia, resistenza e speranza, da cui trarre memoria, una memoria attiva e consapevole. Nella serata di venerdì 30 maggio ospite delle Vecchie Segherie Mastrototaro è stato Giovanni Impastato, fratello del giornalista Peppino Impastato assassinato il 9 maggio 1978 a Cinisi, a 30 anni, per aver denunciato affari mafiosi, in particolare quelli legati al boss Gaetano Badalamenti, ancora oggi è simbolo della lotta antimafia e viene ricordato come un martire civile.
Nel nuovo romanzo "Mio fratello. Tutta una vita con Peppino" viene offerto dal fratello minore del giornalista un racconto intimo ed inedito, della storia familiare e dell'impegno civile di Peppino. In questo senso, il libro si colloca tra la narrativa e la biografia, offrendo un racconto dettagliato della vita di uno dei maggiori simboli dell'impegno contro le mafie. A patrocinare l'evento il circolo Arci oltre i confini e il Libera contro le mafie.
Molti gli argomenti su cui Giovanni Impastato ha deciso di soffermarsi assieme al suo interlocutore, Franco Papagni, tra i quali i pilastri della straordinariamente varia formazione politica di Impastato, ma anche i momenti chiave della sua vita come il periodo legato a Radio Aut e quello legato alla denuncia sistematica dell'abuso edilizio e delle modalità in cui la mafia, in combutta con imprenditori e politici locali, stava sfruttando e devastando il territorio attraverso costruzioni abusive o progetti edilizi loschi in Sicilia.
L'incontro ha rappresentato, dunque, un'occasione per ripercorrere, attraverso la testimonianza di Giovanni Impastato, le tappe fondamentali dell'impegno civile di Peppino e le dinamiche sociali e politiche del tempo in cui visse. Un racconto che restituisce lucidità storica a una vicenda emblematica e che rinnova l'importanza della memoria come strumento di consapevolezza collettiva, capace di illuminare ancora oggi le contraddizioni del presente.
Nel nuovo romanzo "Mio fratello. Tutta una vita con Peppino" viene offerto dal fratello minore del giornalista un racconto intimo ed inedito, della storia familiare e dell'impegno civile di Peppino. In questo senso, il libro si colloca tra la narrativa e la biografia, offrendo un racconto dettagliato della vita di uno dei maggiori simboli dell'impegno contro le mafie. A patrocinare l'evento il circolo Arci oltre i confini e il Libera contro le mafie.
Molti gli argomenti su cui Giovanni Impastato ha deciso di soffermarsi assieme al suo interlocutore, Franco Papagni, tra i quali i pilastri della straordinariamente varia formazione politica di Impastato, ma anche i momenti chiave della sua vita come il periodo legato a Radio Aut e quello legato alla denuncia sistematica dell'abuso edilizio e delle modalità in cui la mafia, in combutta con imprenditori e politici locali, stava sfruttando e devastando il territorio attraverso costruzioni abusive o progetti edilizi loschi in Sicilia.
L'incontro ha rappresentato, dunque, un'occasione per ripercorrere, attraverso la testimonianza di Giovanni Impastato, le tappe fondamentali dell'impegno civile di Peppino e le dinamiche sociali e politiche del tempo in cui visse. Un racconto che restituisce lucidità storica a una vicenda emblematica e che rinnova l'importanza della memoria come strumento di consapevolezza collettiva, capace di illuminare ancora oggi le contraddizioni del presente.