Attualità
«La nuova mappa dei siti di abbandono illegale dei rifiuti»
Pro Natura: «Grave che un'amministrazione non abbia tra le sue priorità l'ambiente»
Bisceglie - venerdì 18 settembre 2020
10.20
«Nel 2004 la prima mappatura dell'abbandono abusivo dei rifiuti. Da allora sono state eseguite diverse bonifiche, le amministrazioni pubbliche sono cambiate ma il fenomeno persiste. Ancora una volta dobbiamo raccontare delle discariche che deturpano le complanari e le vie che convergono alla statale 16 bis, alla Sp Bisceglie-Ruvo, alla Sp Molfetta-Corato e alla Sp Bisceglie-Andria. Percorrendo le strade lungo queste direttive ci si imbatte in frigoriferi, copertoni, televisori, scarti edilizi, vecchi mobili fracassati, materiale composto probabilmente da eternit/amianto, cassette di polistirolo, rifiuti speciali,, infissi, bustoni, rifiuti industriali, materassi, sanitari e tanti sacchetti della spazzatura. Allontanandosi verso le zone di aperta campagna si scorgono spesso i sacchetti abbandonati ai margini del ciglio stradale e le aree dove sono stati bruciati» ha commentato Pro Natura Bisceglie, che ha effettuato un nuovo censimento di 77 siti, da luglio a settembre.
«L'aspetto paradossale di questa storia è che questi punti di accumulo sono visibili a tutti i cittadini: senza bisogno di geolocalizzazione, basta percorrere via Terlizzi, via dello Scoglio, via Contò, via Pantano, via Vecchia Corato, via Stradelle, via San Pietro, strada del Carro, solo per citarne alcune, per rendersi conto della situazione. È ancor più sconvolgente che negli ultimi due mesi, tempo impiegato dai nostri volontari per percorrere circa 200 km delle vie extraurbane, non abbiamo mai avuto almeno la sensazione che ci fosse il controllo o la sorveglianza delle strade».
Dei 77 siti censiti, 17 sono gli stessi dal 2004, 19 erano già stati individuati nel 2017, 13 sono stati incendiati e 12 sono verosimilmente contaminati da amianto. Inoltre abbiamo individuato 33 pneumatici, 6 televisori, 12 frigoriferi, 6 sanitari, 7 materassi e altre 9 zone dove vengono abbandonati principalmente i sacchetti di indifferenziata. È proprio la presenza dei sacchetti di Rsu a essere aumentata notevolmente da quando è partita la raccolta differenziata spinta porta a porta, tanto da rappresentare un serio problema in quanto si disfano nell'ambiente. Rilevazioni degne di nota: la più bersagliata è via Terlizzi (6 siti), in via Stoccolma c'è un abbondate accumulo di cassette in polistirolo e sul vecchio tragitto della Sp Bisceglie Ruvo sono visibili 4 diversi punti ove sono stati incendiati i rifiuti. Forse i dati sono sottostimati in quanto è impresa ardua individuare tutte le situazioni compromesse, ma noi ci abbiamo provato ancora una volta, con questa iniziativa che non grava sulle casse pubbliche e ha lo scopo principale di sensibilizzare l'opinione pubblica e fornire dei dati che possano essere utili alla comunità» ha evidenziato l'associazione biscegliese.
«L'aspetto paradossale di questa storia è che questi punti di accumulo sono visibili a tutti i cittadini: senza bisogno di geolocalizzazione, basta percorrere via Terlizzi, via dello Scoglio, via Contò, via Pantano, via Vecchia Corato, via Stradelle, via San Pietro, strada del Carro, solo per citarne alcune, per rendersi conto della situazione. È ancor più sconvolgente che negli ultimi due mesi, tempo impiegato dai nostri volontari per percorrere circa 200 km delle vie extraurbane, non abbiamo mai avuto almeno la sensazione che ci fosse il controllo o la sorveglianza delle strade».
La mappatura
«Abbiamo deciso di condividere i nostri rilievi fotografici sulla nostra pagina social con l'hashtag #MappaRifiuti2020. Ci auguriamo che questa iniziativa, oltre al grande seguito già riscontrato, possa presto trasformarsi in azioni concrete, che coinvolgano l'intera cittadinanza, le forze politiche e gli operatori tutti, collettivamente.Dei 77 siti censiti, 17 sono gli stessi dal 2004, 19 erano già stati individuati nel 2017, 13 sono stati incendiati e 12 sono verosimilmente contaminati da amianto. Inoltre abbiamo individuato 33 pneumatici, 6 televisori, 12 frigoriferi, 6 sanitari, 7 materassi e altre 9 zone dove vengono abbandonati principalmente i sacchetti di indifferenziata. È proprio la presenza dei sacchetti di Rsu a essere aumentata notevolmente da quando è partita la raccolta differenziata spinta porta a porta, tanto da rappresentare un serio problema in quanto si disfano nell'ambiente. Rilevazioni degne di nota: la più bersagliata è via Terlizzi (6 siti), in via Stoccolma c'è un abbondate accumulo di cassette in polistirolo e sul vecchio tragitto della Sp Bisceglie Ruvo sono visibili 4 diversi punti ove sono stati incendiati i rifiuti. Forse i dati sono sottostimati in quanto è impresa ardua individuare tutte le situazioni compromesse, ma noi ci abbiamo provato ancora una volta, con questa iniziativa che non grava sulle casse pubbliche e ha lo scopo principale di sensibilizzare l'opinione pubblica e fornire dei dati che possano essere utili alla comunità» ha evidenziato l'associazione biscegliese.