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"Puglia: Un territorio fragile da Salvaguardare". Foto Serena De Musso
Attualità

Anna Grazia Maraschio a Bisceglie, sabato di iniziative sulla giustizia sociale e ambientale

Sinistra Italiana: «Siamo contenti della partecipazione numerosa. Il tema della giustizia sociale non permette di restare indifferenti»

In occasione della presenza di Anna Grazia Maraschio, ex Assessora alle politiche ambientali della Regione Puglia, nel pomeriggio di sabato 24 maggio si sono svolti due eventi a firma Sinistra Italiana, con la collaborazione di numerose associazioni. Il primo, un momento di riflessione svoltosi nel primo pomeriggio in via Khan Yunis, è stato chiamato da diversi partiti politici e associazioni per i diritti umani. Ad una introduzione iniziale a cura dell'ex primo cittadino Francesco Napoletano sul tema del conflitto isrealo-palestinese, è seguita la consegna di un omaggio floreale in onore delle vittime del genocidio perpetrato ai danni della Palestina da Israele. All'iniziativa hanno partecipato anche esponenti di diverse associazioni biscegliesi come ANPI, Arci, Amnesty Bisceglie e Pax Christi, oltre che l'Assessora Rigante ed altri membri della Giunta Comunale. L'evento si colloca chiaramente in continuità con la volontà di esporre da Palazzo San Domenico la bandiera palestinese in simbolo di vicinanza (link all'articolo "Esposta la bandiera della Palestina a palazzo san Domenico"). A seguire, presso l'hotel Salsello si è tenuta la tavola rotonda "Puglia: un territorio fragile da salvaguardare" sul tema ambiente organizzata da Alleanza Verdi e Sinistra Italiana. A dialogare con il pubblico oltre alla Dott.ssa Maraschio anche Rosa Siciliano in rappresentanza di Pax Christi, e Nicola Corposanto per Amnesty Bisceglie. A moderare invece il consigliere Naglieri.

«Abbiamo deciso di organizzare ben due eventi nella stessa giornata, uno per la commemorazione delle vittime palestinesi innocenti, mentre il secondo legato alla tematiche ambientale che ci chiama tutti in causa - ha commentato Giovanni Papagni, segretario biscegliese di Sinistra Italiana-. Siamo contenti della partecipazione numerosa al momento di riflessione tenutosi in via Khan Yunis: il tema non permette di restare indifferenti». «Abbiamo deciso di unire queste due tematiche perché sostanzialmente vertono su due pilastri fondamentali: la giustizia sociale e la giustizia ambientale, che sembrerebbero essere due elementi distinti e non comunicanti tra loro e invece sono parte fondamentali della nostra democrazia e, oserei dire, della nostra umanità - ha poi aggiunto -. Abbiamo voluto organizzare questo evento per parlare in particolare del diritto ad un ambiente sano e del diritto e dell'impegno al disarmo e alla pace territoriale e globale così come alcune tematiche di carattere ambientale che investono la nostra regione come territorio fragile quale è la Regione Puglia».
Commemorazione Khan YunisCommemorazione Khan YunisCommemorazione Khan YunisCommemorazione Khan YunisCommemorazione Khan Yunis
«In Puglia abbiamo una vocazione al dialogo tra le culture, siamo figli e figlie di popoli diversi, e questo ci ha resi una regione aperta, che incrocia gli altri popoli. Negli anni '80 da questa vocazione è nata la Legge 185, una delle più invidiate al mondo per il rigore sui diritti umani: vieta all'Italia di esportare armi a paesi in guerra o che violano i diritti umani. Ma, si sa, fatta la legge, fatto l'inganno: con la triangolazione, le nostre armi arrivano comunque ai fronti di guerra, come dimostra il caso dei missili spediti dall'Italia all'Arabia Saudita e poi usati nello Yemen - ha dichiarato Siciliano per Pax Christi -. La stampa e i mass media spesso non raccontano la brutale realtà che sta colpendo la Palestina, e molto spesso a salvarci sono i social. Non è più possibile parlare di guerra, per la Palestina si tratta di un genocidio, di bambini che pagano un prezzo disumano. All'86° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani ci chiediamo: che fine ha fatto il diritto internazionale? I bambini avvolti nei sudari in Palestina ci chiamano in causa per le nostre co-responsabilità» ha poi concluso.

Durante il dibattito molte le perplessità sollevate in merito alla questione disarmo ed educazione alla pace: «La Puglia che tanto amiamo, questa Puglia, che ha ospitato i vescovi del Mediterraneo a Bari, che ha visto nascere la Legge 185, oggi assiste invece a carri armati esposti con orgoglio nella città di Bari, studenti sui mezzi militari a Gioia del Colle, PCTO frutto di un protocollo tra Ministro della Difesa e Ministro della Pubblica Istruzione. Uno scandalo, se pensiamo che l'Europa parla di educazione alla pace - è tornata a dire Siciliano -. Anche se esprimiamo la nostra indignazione, siamo preoccupati per la direzione che l'Italia ha preso: ancora si acquistano armamenti da Israele attraverso votazioni lampo su cui l'opinione pubblica sa poco o niente, ma soprattutto a giugno si rinnoverà un accordo militare-industriale con Israele e anche su questo si tace. Ma la democrazia è partecipazione: se non monitoriamo il Parlamento e ciò che avviene sotto i nostri occhi, non esercitiamo un nostro diritto fondamentale».

Al termine delle argomentazioni delle diverse associazioni, l'intervento di Anna Grazia Maraschio su programmazione e scelte consapevoli: «Per far fronte alle sfide di oggi è necessario che si ricominci a ragionare nei termini di una programmazione onnicomprensiva che deve inserirsi in una visione d'insieme in cui i Comuni e le Regioni sono protagonisti - ha dichiarato -. Abbiamo pensato il futuro, fino a questo momento, prescindendo da quelle che sono le regole della natura, ed una economia senza natura è una cattiva economia, che non ha a cuore le responsabilità ambientali e sociali».

Tramite l'intervento di Nicola Corposanto, l'associazione Amnesty Bisceglie ha invece voluto rendere nota alla presenza di Maraschio la mozione primo proposta e dopo approvata durante il Consiglio Comunale di martedì 29 aprile circa il diritto ad un ambiente sano (link per l'articolo "Amnesty International Bisceglie soddisfatta sul riconoscimento del diritto umano ad un ambiente sano, pulito e sostenibile"): «Attraverso la mozione promossa dal nostro gruppo e approvata dal consiglio comunale di Bisceglie, abbiamo voluto lanciare un segnale rivolto alle istituzioni locali, regionali e nazionali: non è più possibile tenere separata la tutela ambientale dalla tutela dei diritti umani - ha dichiarato Corposanto -. La mozione dovrà tradursi in un impegno concreto verso l'adozione di un protocollo aggiuntivo alla convenzione europea dei diritti umani, che metta nero su bianco l'inclusione del diritto a vivere in un ambiente pulito, sano e sostenibile all'interno del novero dei diritti umani affermati nella CEDU». «Nei prossimi mesi ci impegneremo, come gruppo Amnesty International, a sensibilizzare sul tema e monitorare la concreta attuazione di quanto è contenuto nella mozione, fiduciosi che l'impegno assunto dal Consiglio Comunale possa portare ai risultati attesi» ha poi concluso.

«L'invito che ci teniamo a rivolgere alla cittadinanza è quello di una partecipazione quanto più massiccia ad eventi di questo genere ma non solo, per dimostrare la spinta democratica che ogni cittadino dovrebbe mettere in atto. Penso in particolare all'evento referendario dell'8 e del 9 giugno dove sarà fondamentale esprimere la propria opinione» ha aggiunto in chiusura il Segretario Cittadino di Sinistra Italiana.
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